Trapianti in Sardegna: una grande sfida
Pubblichiamo un estratto della lettera che abbiamo ricevuto da Giuseppe Argiolas, presidente della Prometeo Aitf Onlus (delegazione regionale sarda dell’Associazione italiana trapiantati di fegato):
Cari amici,
[…] ai media chiediamo di continuare a seguire il tema dei trapianti perché lo riteniamo importantissimo non solo perché si possono salvare tante vite, cosa questa non marginale, ma perché può portare ad uno sviluppo corretto ed armonico dell’intero sistema sanitario regionale di cui tutti prima o poi abbiamo bisogno.
LE “ECCELLENZE” NELLA SANITA’
Le “eccellenze” nella sanità, come asseriva un competente Direttore Generale del “G. Brotzu” anni fa, ed i trapianti lo sono di sicuro, portano ad una crescita ed a un miglioramento di tutti gli altri settori della sanità che, non potendo stare fermi, sono costretti ad aggiornarsi e a migliorare , di fatto facendo crescere qualitativamente tutta la “Medicina” in Sardegna.
UNA GRANDE SFIDA
Non è un processo facile, ma credo che la Sardegna e i suoi uomini siano abituati a grandi sfide e, se si riuscirà ad ottimizzare in maniera seriale risorse disponibili che non sono poca cosa (infatti la Sanità utilizza oltre il 50% delle risorse iscritte nel Bilancio regionale) anche da questo settore potrà arrivare un grande contributo allo sviluppo dell’Isola ed a un miglioramento della qualità della vita dei sardi.
APPELLO ALL’ASSESSORE ALLA SANITA’
All’Assessore alla Sanità, Simona De Francisci, e a tutte le forze politiche presenti in Consiglio Regionale, chiediamo di avere più coraggio nelle scelte da fare, il settore dei trapianti aldilà dei risultati positivi del 2011 ( che però non vengono confermati dai dati dei primi mesi del 2012), ha bisogno urgentemente e, ripetiamo urgentemente, di più risorse umane e di strutture adeguate ai nuovi e pressanti bisogni che avanzano dalla società sarda.
STRUTTURE OBSOLETE NON INVOGLIANO AI MIRACOLI
Le strutture talvolta obsolete del “G. Brotzu” e, con i pochi addetti a disposizione dei vari chirurghi ( del fegato rene e cuore) di certo non invogliamo a fare “miracoli” che talvolta vengono richiesti dai parenti dei pazienti che arrivano al “G. Brotzu” in situazioni quasi disperate.
Si fanno correttamente gli interventi in cui si ha la massima garanzia di riuscita e di sopravvivenza per i pazienti e, purtroppo per gli altri si è costretti a dare l’indicazione al trapianto in centri trapianto del continente più attrezzati e più dotati per seguire i pazienti nel post.
NO AI VIAGGI DELLA SPERANZA
Noi all’Assessore ed ai gruppi politici presenti nel Consiglio Regionale chiediamo di dare oggi le risposte necessarie ad evitare che pazienti sardi siano ancora costretti a varcare il Tirreno nei “tremendi” viaggi della speranza che sconvolgono i pazienti e loro le famiglie.
Questo ci converrebbe non solo in termini di immagine, il che comunque non guasta mai , ma anche in termini economici, in quanto un trapianto fuori Sardegna costa alla Regione Sardegna circa 200 mila euro subito e, molto altro ancora nel follow-up dei pazienti che deve essere eseguito dal Centro Trapianti che ha eseguito l’intervento.
UN DOVEROSO RINGRAZIAMENTO
Cogliamo l’occasione con questa lettera anche in previsione della “Giornata Regionale del Donatore” del 3 marzo 2012, per ringraziare di cuore tutte le famiglie che hanno compiuto un grandissimo gesto d’amore donando gli organi di un congiunto e, tutti gli operatori sanitari dalla più piccola Rianimazione a tutti coloro che operano in qualsiasi ora e giorno dell’anno negli ospedali “G.Brotzu” e “R.Binaghi” per la buona riuscita dei trapianti.
Grazie a voi tutti.
Con la fiducia che possono avere tutti coloro che con un trapianto hanno ricominciato a vivere una nuova vita, attendiamo risposte.
Pino Argiolas
Presidente Prometeo Aitf Onlus
Caro Direttore( / trice) la ringrazio per la vostra grande disponibilità e grazie anche alla sig.na Marcella Onnis per i bellissimi articoli sulla Donazione e i trapianti e, per aver voluto valorizzare il lavoro della Prometeo Aitf Onlus, con parole che denotano oltre ad una buona capacità giornalistica anche una non comune sensibilità, che è merce rara in questo mondo travagliato, dove tutto va di fretta e, dove tanti sembra che abbiano un solo assillo quello di trasformare gli uomini in consumatori di qualsiasi cosa purchè consumino. Per fortuna il mondo è fatto anche di altro è il Volontariato( maiuscolo e per me non è un errore), ne è forse lo specchio più fedele che accomuna tanti uomini e tante danne di diversa età per poter essere utili a chi ne ha bisogno, e per i quali la “paga” più grande è un grazie. E un GRAZIE GRANDE GRANDE anche a voi del miogiornale.org.Pino Argiolas