L’angolo della poesia: “Inconcludenza” di Mattia Iovini

 

Con nostro grande piacere esordisce oggi in questo Angolo Mattia Iovini, giovane e talentuoso poeta.

Mattia si racconta così: “Nato ad Atripalda (Avellino), di professione animatore sociale. Appassionato d’arte, letteratura e musica indipendente italiana. Attore teatrale amatoriale per più di dieci anni. A breve saranno pubblicate alcune mie poesie in una raccolta insieme con altri poeti contemporanei. Scrivo poesie per visualizzare le emozioni e i sentimenti che altrimenti scomparirebbero nel silenzio e nel profondo della nostra anima.”

In barba al titolo dei versi che ci propone, a noi sembra che sappia portare – eccome – a compimento le cose. E a voi?

Inconcludenza

Esitando nel letto di un fiume

galleggerò guardando le nuvole immobili in cielo,

una cascata di insicurezza

mi trascinerà giù tra le alghe sedentarie,

una grande bolla di insicurezza,

bloccherà tutte le mie parole in fondo alla gola.

Agiterò le braccia in un immenso spazio vuoto,

cercherò un ombra nel buio secolare,

urlerò la mia rabbia a mille bambini sordi,

immaginerò la pace sotto bombardamento,

berrò un calice di lava nel canyon di Eldgjà,

salirò su una sequoia per maledire la mia terra.

Impossibile immaginare una fine,

ritornerò sempre atterrito ai nastri di partenza,

il mio respirò sarà di nuovo regolare e profondo,

le mie gambe non saranno più affaticate,

il mio pensiero resterà infinitamente sospeso nel nulla

e i miei occhi sapranno solo guardare in fondo al mio vuoto.

3 thoughts on “L’angolo della poesia: “Inconcludenza” di Mattia Iovini

  1. “Scrivo poesie per visualizzare le emozioni e i sentimenti che altrimenti scomparirebbero nel silenzio…” anche a me succede la stessa cosa, come succede di avvertire quella “Inconcludenza” che in certi momenti mi ancora a spazi vuoti dove immagino “la pace sotto (un) bombardamento” di idee contrastanti, bevo “calici di lava” per purificare il mio essere e nel silenzio del qui ed ora cerco spiragli di luce. La vita non è altro che una sommatoria di contrasti, una continua successione di ossimori e metafore, un dipanarsi continuo di parole, un evolversi di luci e ombre.
    Versi chiari ed emozionali in cui molto mi ritrovo.

  2. Grazie mille Lucia, sono davvero sorpreso e felice di leggere il tuo commento.
    Questo è il motivo per cui scrivo, per toccare le più remote corde dell’anima delle persone e trasportarle, seppur per pochi secondi, nel profondo della loro essenza. E’ un viaggio, una sommatoria di contrasti come dici tu, non possiamo esimerci dal “viaggiarci dentro” per dirci vivi.
    Grazie davvero!!!

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