Finale di “UNO Monologhi” al Teatro del Romito di Firenze
Sabato 28 marzo al Teatro del Romito la finale di UNO Monologhi
Si parla di violenza sulle donne ,di identità sessuale, ma anche di liti condominiali e della realtà che ci circonda, nei monologhi finalisti di UNO, il concorso organizzato da Contaminazioni Teatrali , con la collaborazione di Teatri Divaganti, Tommaso Chimenti e Perlascena.it.
Sei i concorrenti sul palco del Teatro del Romito , sabato 28 a partire dalle 21, a contendersi il premio consistente in una serata in un teatro fiorentino: Federica Quaglieri, Emiliano Minoccheri, Alessandro Formica, Sonia Coppoli, Oscar Agostoni e Silvia Franco.
A decidere il vincitore, una giuria qualificata composta da operatori del settore:
– Angela Dal Piaz, organizzatrice teatrale
– Dimitri Milopulos, direttore artistico Teatro della Limonaia di Sesto
– Enrico Falaschi direttore casa editrice Titivillus
– Francesco Tei, giornalista di Rai Tre
– Giancarlo Mordini, direttore organizzativo Teatro di Rifredi
– Gianluca Balestra, direttore artistico Teatro Cantiere Florida
– Patrizia Coletta, direttrice di Fondazione Toscana Spettacolo
– Tommaso Chimenti, critico teatrale de “Il Fatto Quotidiano”
Anche il voto del pubblico avrà il suo piccolo ma importante peso.
Previsti premi anche per il miglior interprete ed il miglior testo originale.
Meglio prenotare al 342 8419128 (anche con sms)
PROGRAMMA DELLA SERATA FINALE
PRIMO TEMPO
1.FEDERICA QUAGLIERI “Mi sembrava gentile” Testo di Betta Cianchini Regia di Vanessa Gasbarri 15’
” Laura è piena di vita anche se un po’ sbadata per carattere . Incontra un uomo che le appare gentile e sembra comprendere e amare le sfaccettature del suo carattere .
Poi tutto cambia . Si trova accanto un uomo diverso. Un uomo che sembra vedere solo i lati negativi di lei. Un uomo che con violenza di ogni tipo, la vuole cambiare . Così, si trova ad affrontare un viaggio senza ritorno.”
2. EMILIANO MINOCCHERI “RITORNO A VERONA” Testo e regia di Emiliano Minoccheri 15’
Benvolio, cugino del più famoso Romeo e unico sopravissuto alle sanguinose faide tra Montecchi e Capuleti, ritorna dopo centinaia d’anni a Verona. Attraverso una serie di ricordi a volte nostalgici e a volte divertiti, darà vita a trasognate riflessioni e soprendenti relazioni tra passato e presente.
3. ALESSANDRO FORMICA “Belena” Testo di A. Formica Regia di Gianni Spezzano Durata 15’
Un mostro, una creatura informe, un blasfemo invertito da girone dantesco, un’eccentrica battona felliniana, una cosa inutile o forse, più semplicemente, un essere umano cui nessuno ha mai dato il diritto di essere e riconoscersi tale. Questa è Belena.
SECONDO TEMPO
4. SONIA COPPOLI “Il signor Peri” Testo di Chiara Guarducci Regia di Chiara Guarducci 15’
Monologo grottesco sulla paranoia che tiranneggia le relazioni tra “estranei” e il condominio ne è una metafora ricchissima. Un tuffo divertente nella follia di un personaggio, ossessionato da una presenza che sta sopra di lui e lo tormenta.
5. OSCAR AGOSTONI “DISTURBI” Testo e regia di Oscar Agostoni 10’
“Il monologo racconta la fuga dalla realtà del protagonista, che sceglie consapevolmente l’oblio della propria memoria per godere della patina lucente dei beni di consumo. Metafora di una società chiusa in se stessa per dimenticare le ferite collettive di un passato indecente”
6. SILVIA FRANCO“ Beluga” Testo e regia di Silvia Franco Durata 10’
BELUGA è il desiderio di dimenticare l’origine del trauma. Narra l’infanzia della protagonista che vuole abbandonare il suo mondo di partenza per inseguirne uno dove esiste solo Amore. Un percorso illusorio, un percorso che la porterà solo all’isolamento.
Nato nel 2011 per volontà di Silvia Rizzo, direttrice artistica di Contaminazioni Teatrali, UNO Monologhi è una manifestazione che abbina 2 sezioni: il concorso che si svolge tutti gli anni a marzo ed una sezione eventi che ha ospitato sinora i vincitori dei concorsi e monologhi di attori affermati quali ad esempio Giandomenico Cupaiuolo e Leonardo Capuano.
Scopo del concorso è quello di dare ad attori di ogni genere ed età la possibilità di presentare davanti ad un pubblico e ad operatori qualificati il proprio lavoro.(le giurie delle semifinali sono composte da critici teatrali ed attori e quella della finale da direttori artistici di teatri fiorentini ed operatori teatrali).
A partire dalla seconda edizione vengono ammessi solo testi originali di autori non conosciuti al pubblico o rielaborazioni evidenti di racconti o testi di autori conosciuti.
Non esiste quota di iscrizione né il concorso ha qualche tipo di finanziamento :il tutto vive sugli incassi e sulla partecipazione gratuita dei promotori del progetto.
Quest’anno hanno collaborato al progetto il critico teatrale Tommaso Chimenti, l’associazione Teatri Divaganti e la redazione di Perlascena.it .
Il premio in palio è una serata in un teatro fiorentino ad incasso con un minimo garantito di 350 euro. Esistono poi riconoscimenti per il miglior attore/ attrice e miglior testo originale che vengono premiati con libri offerti dalla casa editrice Titivillus.