Assicurazione on line, sì, ma occhio ai pagamenti rapidi! La “truffa” scoperta da un consulente forense di Agrigento

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Da qualche anno, complice il caro vita, ma anche la convenienza in sé delle offerte delle polizze RC Auto, è diventato sempre più comune rivolgersi alle compagnie on line, le quali nulla hanno di meno rispetto ad una compagnia con sede fisica, se escludiamo il piacere o la soddisfazione di sedersi di fronte al proprio consulente assicurativo e sereni per quel contatto visivo, dirimere questioni di non sempre facile soluzione a mezzo telefono o online. Pur tuttavia i servizi resi sono paritetici come anche le garanzie fornite. Molteplici sono le piattaforme che oggi consentono di fare un confronto rapido sui prezzi e risparmiare non poco sulla propria polizza auto o moto, spesso anche per un buon 40%. È sufficiente inserire i propri dati assicurativi ed in pochi minuti è possibile ottenere e visualizzare la proposta di premio più conveniente e confermare il tutto con la compagnia assicurativa prescelta. Esistono anche dei metamotori assicurativi per rendere il tutto ancora più semplice.
Alcune compagnie consentono anche un pagamento del premio annuo frazionato, generalmente semestrale, altre compagnie, più recentemente, consentono anche pagamenti mensili o, in alternativa, esiste sempre la formula, di fatto, sempre più conveniente, quella del pagamento a premio unico annuale; ma il problema, avvicinandoci al pericolo e alle disattenzioni dei potenziali assicurati, sta nei pagamenti sempre più in “fiducia” di algoritmo, così come li definisce il Prof. Francesco Augello, consulente forense per le frodi telematiche e reati informatici presso il Tribunale di Agrigento. Ciò soprattutto per quanti eseguono con rapidità le operazioni di pagamento digitale, oramai sempre più automatizzate, pur con un controllo necessario e garantito tramite un monouso OTP (One Time Password) per mezzo del proprio dispositivo qualificato, ossia, in questo caso, il proprio smartphone. Infatti proprio le procedure automatizzate che tanto ci rendono la vita sempre più facile per la scelta, memorizzazione e pagamento dei servizi e delle opzioni selezionate, prima di operare un pagamento online, possono trarci in inganno. E si sa che oramai da tempo, come ci ricorda lo stesso consulente, la lettura digitale tende ad ingannare la nostra mente, fornendo alla stessa priorità altre su cui concentrarsi o da cui mostrare il massimo grado di disattenzione e regalandoci una verità altra. E del resto è risaputo, anche per le neuroscienze, che il nostro cervello non è geneticamente e naturalmente programmato per questa attività e che si modella semmai sul come leggiamo, ma anche sul quanto si legge e da ciò che il cervello viene proiettato a leggere negli anni. In fondo non debba destare stranezza come gli stessi neuroscienziati cognitivi definiscano la conquista della lettura come un processo assai “fragile”. Ponendo attenzione a tale consapevole “fragilità” il Prof. Augello, pone da sempre costante interesse nel giusto impiego delle tecnologie, tanto nei contesti della P.A, quanto in quelli ascrivibili a contesti privati o personali, al punto da aver immediatamente ravvisato un errore nell’algoritmo dei sistemi di automazione di una nota compagnia assicurativa online. Così, dapprima analizzando e verificando attraverso diversi circuiti di pagamento, come Visa, Mastercard e American Express, e successivamente operando con piattaforme e tecnologie di navigazione differenti, ha appurato come l’importo preventivato, in fase di rinnovo di polizza, fosse lievitato di oltre 75€ su un premio di circa 240,00 €, ovvero circa il 35% in più rispetto all’importo dovuto e senza che ciò destasse, a prima vista, alcun sospetto, vista anche la rapidità con cui dette operazioni vengono eseguite e fornite ad un rapido touch nei passaggi che precedono l’autorizzazione al pagamento stesso. È quanto è stato scoperto, immediatamente denunciato agli operatori della compagnia assicurativa Conte.it, nella giornata del 3 giugno scorso dal consulente forense, sollecitando un attento monitoraggio per quanto appurato e segnalato. Per correttezza, va osservato che gli operatori della compagnia assicurativa in questione hanno verificato e confermato l’errore da parte dei propri sistemi telematici, mostrandosi prontamente collaborativi nel porvi rimedio. Tuttavia situazioni come queste, denuncia il consulente, non sono infrequenti e spesso hanno il sapore di una silente e non ostacolata “truffa”, anche quando a farla da padrona è la buona fede e cause non ascrivibili direttamente a volontà umana, ma risultando, dette anomalie di sistema, non sempre facili da verificare per i motivi accennati, la prudenza è sempre d’obbligo. D’altronde l’assicurato, pur di vedersi in regola con il pagamento della quietanza e ricevere la documentazione di avvenuta e regolare copertura assicurativa, soddisfatto, più che del servizio, per il “successo” dell’operazione realizzata in autonomia, esegue sempre più spesso transazioni senza porre la dovuta attenzione, e nella casistica degli sprovveduti spesso vi rientrano con maggior frequenza i giovani, troppo superficiali nell’uso delle tecnologie o troppo dediti ad affidarsi ciecamente all’”oracolo” telematico. La regola e sempre la stessa, la più semplice, la più raccomandabile: leggere e rileggere, sempre, ad ogni passaggio di schermata proposta, prima di cliccare, prima di confermare sul classico “Autorizza”. Naturalmente qualora ci si accorgesse in ritardo dell’eccedenza sul prelievo pre autorizzato, è opportuno ricordare che l’assicurato ha sempre 15 gg. di tempo per richiedere la rettifica del premio pagato alla compagnia assicurativa.
Ringrazio di vero cuore il prof. Francesco Augello che, con acume, intelligenza ed esperienza “non comuni”, ci mette in guardia sulle sorprese talvolta amarissime causate da fretta e superficialità nei pagamenti assicurativi on line.
Le frodi telematiche, poi, sono sempre più all’ordine del giorno . . .
La parola d’ordine, dunque, dev’essere sempre: attenzione, attenzione, attenzione!!!