Palermo: “Emigrazione giovanile siciliana”, un tema sempre attuale

di Giusy Chiello

Emigrazione giovanile siciliana, questo il titolo della conferenza  organizzata  la settimana scorsa da Sicilia in Europa in collaborazione con l’associazione Quelli di Pittalà e con il sostegno di Bagheria Channel, che ha curato la diretta web dell’evento. L’incontro, ospitato dall’Istituto Professionale di Stato Francesco Paolo Cascino di Palermo (che ha offerto a fine incontro un pranzo agli intervenuti) e moderato da Agostino Portanova è iniziato con l’intervento della preside Prof.ssa Lucia Assunta Ievolella, che ha ringraziato gli organizzatori per l’attenzione che dimostrano nei confronti dei giovani, un interesse che ha come obiettivo quello di creare e consolidare il rapporto tra i giovani siciliani e il resto d’Europa.  Il dibattito si è incentrato su diversi aspetti che riguardano l’emigrazione giovanile grazie al contributo di tutti gli ospiti, tra i quali l’avvocato Filippo Cangemi.
Per l’artista bagherese di fama internazionale, Arrigo Musti, il fenomeno dell’immigrazione è come se fosse una partita di calcio tra l’Italia e il resto del mondo, dove il nostro paese rimane purtroppo sconfitto, in quanto, pur avendo tra le sue fila grandi talenti, le loro capacità non possono essere espresse al meglio e quindi sono costretti ad andar via.   “Bisogna conoscere da subito, anche a livello di cifre economiche, cosa significa emigrare”, questo il succo dell’intervento del diciannovenne Adalberto Catanzaro, presidente di Quelli di Pittalà, che ha incoraggiato i suoi coetanei sottolineando  che anche a 19 anni si può trovare un ruolo importante nella società di oggi.  Successivamente la graphic designer e photoreporter Elisa Martorana ha sottolineato come l’aumento del fenomeno dell’emigrazione sia dovuto da anni e anni di politiche giovanili errate. “Basti pensare ai commenti del governo tecnico che non ha colori politici, ma che ha definito il posto fisso noioso; alla  valutazione privilegiata alle lauree conseguite in atenei rinomati che di fatto isolano tutti quei dottori laureati in atenei meno conosciuti.” Elisa ha, inoltre,  esortato i giovani ad avere più fiducia nelle loro capacità  e a chiarirsi le idee fin dall’adolescenza. Quello che lei crede è che i giovani devono avere il coraggio di restare nella propria terra e mettere a disposizione le proprie competenze per un sollevamento socio culturale e quindi economico, ribellandosi al destino di questa generazione di frustrati. Il presidente di Sicilia in Europa Vincenzo Nicosia ha, infine, concluso con un appassionato intervento, incitando i giovani a desiderare il massimo per il loro futuro e a battersi per il diritto di restare nella propria terra. Quello che Nicosia consiglia a questi giovani è di prendersi l’impegno di riuscire ad organizzare un incontro con i politici per creare un vero rapporto di comunicazione tra il governo e i giovani che desiderano avere un futuro italiano e siciliano.   Ci auguriamo che altre manifestazioni del genere possano essere organizzate per sensibilizzare giovani e meno giovani riguardo questo tema che purtroppo è sempre attualissimo e che se fino a qualche decennio fa risolveva un po’ i problemi sociali ed economici degli emigrati, oggi, la crisi italiana ed europea sta portando, in molti casi, ad una situazione di stallo.

Foto ed elaborazione grafica: Elisa Martorana

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