USA: bimba punita a morte per una bugia

 

 

Aveva mangiato del cioccolato e poi ha detto una bugia. Così in un piccolo paese degli Stati Uniti Savannah Hardin, 9 anni, è stata crudelmente punita fino alla morte. Proprio la nonna,  Joyce Garrard Hardin, 46 anni, ha deciso di ricorrere alle maniere forti e  l’ha fatta correre per tre ore intorno alla loro casa. 

La ragazzina non ha resistito agli sforzi e ha avuto un attacco epilettico, che l’ha mandata in coma. Dopo essere rimasta attaccata al macchinario che la teneva in vita da 72 ore, il padre Robert, tornato in emergenza dal Pakistan  dove   lavora per il governo degli Stati Uniti, ha preso la decisione di sospendere ogni cura.  I medici hanno evidenziato l’avanzato stato di disidratazione in cui la ragazza si era ridotta. La nonna e la matrigna, Jessica Hardin, sono state arrestate e imprigionate. Sono accusate di omicidio. Le autorità non hanno ancora deciso se chiedranno la pena di morte contro di loro.

SITUAZIONE FAMILIARE COMPLICATA

Già  madre di un bimbo di tre anni avuto con il padre di Savannah, Jessica Hardin, 27 anni, ha dato alla luce un altro figlio proprio pochi giorni prima della tragedia.  Un amico della famiglia Hardin ha espresso pubblicamente “disgusto” e “vergogna” contro quello che la ragazza ha sofferto. Savannah è stato al centro di una situazione familiare complicata. Nata dal primo matrimonio del padre, a lui è stata affidata al momento della separazione. Il padre aveva già presentato istanza di divorzio anche dalla sua nuova moglie, Jessica, nell’agosto 2010. Lui l’aveva accusata di soffrire di disturbo bipolare ed era fuggito con il loro primo figlio. Poi ha cambiato idea cinque mesi più tardi e ha chiesto al giudice di sospendere la procedura.
 

ALUNNA ECCELENTE

Nonostante questo difficile contesto, Savannah Hardin eccelleva a scuola. Amava la lettura e la matematica. Il direttore dell’istituto frequentato dalla ragazzina ha detto che era “la seconda migliore della sua classe”. La scuola ha intenzione di creare una biblioteca in memoria della ragazza.

 Fonte: www.affari.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *