Osteopatia: quando può essere utile ricorrervi?

L’osteopatia è una medicina complementare, ovvero una disciplina che può affiancare trattamenti di medicina tradizionale. La sua nascita è relativamente recente, dato che risale alla fine del XIX sec. Prima si è diffusa negli Stati Uniti per poi estendersi ai Paesi europei, Italia compresa.
Nel nostro Paese l’osteopatia è stata riconosciuta come professione sanitaria dalla legge 3/2018, la cosiddetta “Legge Lorenzin”. Si deve precisare che un osteopata non è un medico a meno che non abbia conseguito a parte una laurea in Medicina e Chirurgia.
Nel corso degli anni è aumentato il numero di professionisti che praticano l’osteopatia e oggi è possibile trovare facilmente un osteopata Milano così come in molte altre città italiane.
Dal momento che le prestazioni degli osteopati sono sempre più richieste, cerchiamo di conoscerla più da vicino e in quali circostanze può essere utile farvi ricorso. Per inciso, si ricorda che l’osteopatia prevede diverse specializzazioni, tant’è che si parla di osteopatia neonatale, osteopatia pediatrica, per adulti ecc.
Osteopatia: un approccio manuale
Molte discipline mediche fanno ricorso a medicinali (analgesici, antinfiammatori, antibiotici, antifebbrili, anticoagulanti ecc.) e alle cosiddette terapie strumentali (tecarterapia, laserterapia, onde d’urto, TENS ecc.). Questo però non è il caso dell’osteopatia in cui l’approccio è sempre e comunque di tipo manuale.
È per questo motivo che tale disciplina è sostanzialmente priva di effetti collaterali. Ovviamente non tutti i disturbi possono essere trattati con l’osteopatia, ma essa può risultare efficace nel gestire diverse problematiche.
Osteopatia: un metodo causale
Un’importante caratteristica dell’osteopatia è che essa si basa sul metodo causale (da non equivocare con il termine “casuale”) e non sul metodo sintomatico. In altri termini, l’osteopatia mira a trattare la causa che provoca un determinato disturbo e non i sintomi e i segni provocati da quest’ultimo.
L’approccio sintomatico è, per intendersi, quello che tratta un mal di testa con un analgesico o un processo infiammatorio con un farmaco antinfiammatorio non steroideo.
Il metodo causale trova ragione d’essere nel fatto che l’osteopatia è basata su un approccio filosofico secondo il quale alcuni disturbi sono causati da squilibri strutturali e funzionali dell’organismo. Se quindi con le manipolazioni manuali si riesce a correggere questi squilibri si può raggiungere un miglioramento della situazione.
Quando può essere opportuno ricorrere a un osteopata?
Sono varie le condizioni per le quali ci si può rivolgere a un osteopata. Si possono per esempio richiedere sedute per trattare i disturbi muscoloscheletrici, come per esempio il mal di schiena, la cervicalgia (il dolore nella zona cervicale), il dolore al ginocchio (gonalgia), il colpo di frusta (evento traumatico che interessa il rachide cervicale), la pubalgia, i dolori all’anca, la fascite, le tendiniti, l’epicondilite (il cosiddetto “gomito del tennista”) ecc.
Sono trattabili da un osteopata anche alcune problematiche che interessano l’apparato masticatorio, in particolar modo le malocclusioni dentali (un disallineamento tra i denti mascellari e quelli mandibolari) e disturbi ATM, ovvero dell’articolazione temporo-mandibolare.
Può trarre giovamento dai trattamenti osteopatici anche chi soffre di ernia del disco, sciatalgia, cruralgia, cefalea e vertigini.
Inoltre l’osteopatia può risultare utile anche a chi soffre di fibromialgia, fatica cronica, ernia iatale, bruciore gastrico, reflusso gastroesofageo, sindrome del colon irritabile, stipsi ecc.
Situazioni in cui l’osteopatia non è indicata
L’osteopatia non è indicata per il trattamento delle emergenze e delle urgenze mediche che devono essere gestite in strutture sanitarie come gli ospedali e i Pronto Soccorso.
Non è inoltre indicata per la cura delle malattie degenerative a carattere cronico, delle malattie genetiche e delle infezioni e, in linea generale, di tutte quelle condizioni patologiche in cui sia necessario ricorrere alla chirurgia o a particolari trattamenti medici.