Nereto: Danze da ascoltare, concerto estivo per pianoforte a quattro mani

 

 

Una bella serata quella del 2 di agosto, fresca quanto basta e se a questa si aggiunge un cielo coperto di stelle come scenario, si ottiene la situazione ideale per godere appieno delle note di: “Danze da ascoltare, un concerto estivo per pianoforte a quattro mani” eseguito dalle pianiste Erika Vicari e Tatiana Vratonjic. La serata, che si è svolta nell’anfiteatro Brecht di Nereto, era a cura della locale Pro Loco. Il concerto, iniziato leggermente in ritardo rispetto all’orario previsto, ha presentato vari brani di Moskosvsky (danze spagnole op.12 n.2 e 3), Dvorakk (Danze slave op.72 in mi minore e sol minore), Brahms (Danze ungheresi in fa minore e sol minore), Barber (Da Souvenirs op.28 Pas de deux, Hesitation tango) e Liszt (Rapsodia ungherese n.2). Indubbio il talento delle due pianiste che provengono entrambe da studi rigorosi in conservatorio, la Vicari da quello dell’Aquila, la Vratonjic da Belgrado. Tra i presenti che hanno potuto apprezzare la delicatezza del tocco e i virtuosismi delle due concertiste erano, purtroppo, pochi i giovani. Perché?
Lo abbiamo chiesto a Carlo. 14 anni che ha seguito il concerto sino alla sua conclusione “Secondo me si ha un’idea sbagliata della musica classica sin dal principio e non si prova nemmeno a venire ad ascoltarla, perché la si considera noiosa. Ma è un luogo comune.”- A te è piaciuto quello che hai ascoltato?- “Sicuramente, le pianiste erano molto talentuose e la selezione dei brani molto accurata, un unico neo, un paio di brani non complessi sono stati eseguiti a quattro mani. Avrei evitato. Quando vai ad ascoltare un simile concerto ti aspetti brani impegnativi da eseguire solo a quattro mani”.

Francesca Lippi

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