L’AMORE  SI  PUO’ VIVERE A QUALSIASI  ETA’

E’ un’affermazione banale eppure quando si parla di amore nella vecchiaia non tutti la pensano così, anzi c’è chi storce ancora il naso, perché per molti l’amore vissuto da anziani è ancora tabù.

Ma chi l’ha detto che quando si è vecchi non si può amare? Innanzitutto sdoganiamo il termine vecchio una volta per tutte. Basta con questa farsa delle parole che edulcorano la sostanza e l’uso di termini come giovani anziani, terza età e via dicendo che intristiscono anche solo a sentirsi. Il vecchio e la vecchia sono quelle persone che hanno un’età ragguardevole e sono giunte ad un punto della vita dove possono permettersi, se la salute lo consente, di godersi il tempo che resta, quindi di amare e, perché no, anche di trasgredire ove possibile, ma  sempre nel rispetto degli altri, ovviamente. Insomma vivere l’amore come un grande, bellissimo gioco.

L’AMORE NON HA ETA’

Ci si può innamorare a qualsiasi età e questa è un’affermazione banale, ma poi se accade che una vedova di 78 anni prenda la cotta per uno che di anni ne ha 82, allora ancora oggi, a meno che i protagonisti non facciano parte della stretta cerchia dei vip: sportivi, artisti, politici, influencer, si grida allo scandalo. Proprio l’altra sera, a un vernissage, due anziane signore trattavano questo argomento che pareva interessarle molto di più della tela che avevano davanti e, pur parlando a voce sommessa nel silenzio della galleria, si sono fatte udire lo stesso dai presenti che ascoltavano ridacchiando il gossip delle due signore, anche se con un certo contegno. E’ solo un esempio. Ma ce ne sarebbero a iosa. Eppure, se due bambini di 4-5 anni tornano dalla scuola dell’infanzia raccontando ai genitori che hanno il fidanzatino o la fidanzatina tutti sorridono, abbracciano, fanno domande  ai pargoletti con curiosità divertita, indulgenza ed enorme tenerezza. Stessa cosa accade per gli amori adolescenziali, per gli screzi tra il lui e la lei di turno che i genitori ed i parenti tutti guardano con seria apprensione, perché quando le storie d’amore finiscono a quell’età cominciano i guai a casa: i ragazzi non studiano più, sono arrabbiati con il mondo e se la rifanno in primis proprio con chi sta loro più accanto: genitori, fratelli, amici. Una sofferenza per tutti, ma mai uno scandalo. Sono giovani, ci mancherebbe! E poi accade che i ragazzi crescano e portino a casa un’amica dell’università o l’amico del fratello, incontrato durante una partita di calcetto e di cui la ragazza di turno si è follemente innamorata e le liaisons tornino a fiorire piene di slancio come ogni cosa nuova e bella che inizia. Come una grande avventura che vale la pena di vivere con il massimo entusiasmo.

L’amore nella vecchiaia è ancora tabù

Ma allora perché questa discriminante per le persone più vecchie? Oggi poi che l’età media è grandemente aumentata e il tempo che rimane a chi ha lavorato per tanti anni può essere vissuto con gioia, magari grazie proprio ad un nuovo amore che condividerà la vita quotidiana compresi la lettura di un quotidiano, gli hobbies, i viaggi e – perché no?- i nipotini se ce ne sono. Invece, l’amore e il sesso dei vecchi sono ancora visti come qualcosa di sporco, quasi come un peccato. Almeno nella nostra cultura. Perché? Forse, azzardiamo noi, perché in Italia questo fenomeno sociale è nuovo anche se presenta numeri in costante crescita. Oggi, con l’allungamento della vita, sempre più ci si innamora anche dopo i 70 anni e, spesso, ci si sposa. L’affettività da vecchi, quindi, è in netta ripresa e non dovrebbe più scandalizzare, ma anzi entrare senza remore nella nostra cultura.

UN PO’ DI CIFRE

Nel nostro Paese, negli ultimi dieci anni, gli ultra 65enni risultano essere 13,5 milioni, 4,1 milioni sono gli over 80. In un’indagine Istat si evince una vasta gamma di relazioni tra gli over 75 e un indicatore mostra che le relazioni di coppia sono sempre maggiori. Nel 2014 è apparso clamoroso il boom dei matrimoni degli over 69 e sempre l’Istat ha registrato un incremento costante dal 2010 delle unioni con un picco del 55%, negli ultimi 5 anni, in particolare per gli over 75. Questi dati dovrebbero farci riflettere al confronto dei matrimoni tra i più giovani che in Italia raggiunge uno scarso 18%.

PER CONCLUDERE

La vecchiaia oggi è una grande scommessa basta guardare un po’ di cifre, nel 2017, tanto per citare un esempio, sono 3,2 milioni gli anziani che lavorano cioè circa un quarto del totale, questa cifra ci mostra una nuova tipologia di anziani  anche protagonisti economici della ripresa. La fantomatica terza età, quindi, può essere vissuta come una fase ancora  appagante della vita, con gioia e anche con amore e non come un momento di declino, ma come il resto di un percorso che è possibile condividere anche con un compagno o una compagna liberamente, perché l’amore, proprio come ci raccontavano i nostri nonni, non ha età.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *