IN MERITO AGLI EVENTI C’È VERAMENTE DA PREOCCUPARSI…

Alla ricerca di soluzioni che tardano ad apparire, e forse non appariranno mai

di Ernesto Bodini (giornalista e divulgatore di tematiche sociali)

È vero che quando non si è competenti in un materia o argomento è bene non addentrarvisi, ma quando si ha la minima intuizione che quella materia o quell’argomento potrebbe suscitare qualche perplessità, ritengo sia lecito, oltre che doveroso, avere qualche preoccupazione specie se con possibili ricadute negative per la collettività. È il caso, ad esempio, della “neonata” innovazione denominata Intelligenza Artificiale (IA) che per certi versi sta cominciando a causare qualche problema attraverso i vari social. Più estensivamente ed in genere vale per tutti i mezzi di comunicazione, ma in particolare Facebook e TikTok, il cui utilizzo smodato e incontrollato può portare a problemi di dipendenza, isolamento sociale e perdita di tempo prezioso; per non parlare poi dello sfruttamento in generale della rete online (cellulari compresi), attraverso la quale truffe e adescamenti sono un continuo susseguirsi. E, a riguardo, si noti che nonostante provvedimenti di legge, denunce e segnalazioni varie, per gli autori responsabili di determinati reati via rete non costituiscono un valido deterrente. Ecco che allora, a mio avviso, si tratterebbe di puntare il dito contro il progresso tecnologico (che peraltro) continua ad avanzare, anche se in parte ha comportato e comporta alcuni vantaggi. Ma si sta facendo il possibile per mettere a confronto i pro e i contro? Personalmente non credo proprio, tant’è che la nostra vita quotidiana è continuamente disturbata, con l’ulteriore preoccupazione per le ultime generazioni: i bambini di oggi, ad esempio, a cosa andranno incontro? Quali conseguenze potranno mettere a rischio la loro incolumità? Questi quesiti mi stanno turbando ormai da molto tempo, e se poi per quello che ci riguarda più da vicino includiamo le conseguenze del “cancro burocrazia”, oltre ai notevoli e mai risolti problemi politico-economico-finanziari con l’indiretto coinvolgimento internazionale, allora non resta che ipotizzare un quadro della Nazione sconvolgente. E tanto per restare nella attualità, che dire dell’altrettanto spinoso problema relativo alla salute pubblica? Ci si lamenta del calo della natalità, del continuo invecchiamento della popolazione e di un sempre più risicato ricambio generazionale, e nulla (o pochissimo) si vede all’orizzonte; un viale che include il destino dei futuri pensionati, parte dei quali attualmente precari e/o disoccupati che all’età preposta avranno maturato una scarsa contribuzione assicurativa e, di conseguenza, il cespite pensionistico non sarà sufficiente per la sopravvivenza. Per contro, il Paese dà largo censo ad iniziative cultural-sociali e anche ludiche le quali, per quanto utili e importanti, lo sono molto meno rispetto alla occupazione e alla garanzia totale della assistenza sanitaria; come dire che si può vivere con meno rappresentazioni teatrali e spettacoli simili, ed ancor meno con rappresentazioni sportive anche se in quest’ultimo ambito diminuirebbero gli sponsor, come pure gli ingaggi e gli stipendi degli sportivi. A tutti questi, io dico, cosa importa se circa 6 milioni di residenti rientrano nella fascia di estrema povertà, oppure se molti altri sono costretti a rinunciare a farsi curare per indisponibilità economiche? Dire che tutto ciò è palese ingiustizia suona come retorica, ma allo stesso tempo implica il risveglio delle coscienze di ognuno, a monte dei quali chi è deputato a governare… Anche nel nostro Paese chi subentra al potere, ereditando dai precedenti, gli è congeniale scaricare le responsabilità di un mal governo, come pure ad ogni sbaglio (anche grave) gli interessati quando individuata la loro responsabilità sono soliti invocare le scuse, e se poi si fugge in esilio per non pagare la pena, a distanza di anni si ha ancora il “coraggio” di onorare gli esuli, indipendentemente da quello che hanno commesso nel Paese natio. Per non parlare anche della Giustizia, altro ferro incandescente che, per il momento, è bene non toccare per non bruciarsi… Su questi versanti si potrebbe proseguire all’infinito, ma a parte lo spazio per la stesura, credo sia bene rammentate che molti, per inadempienza o inefficienza, per pulirsi la coscienza tacciono oppure sporcano quella di altri. Per concludere, personalmente non temo di dire quello che penso e di cui sono convinto, ma temo le persone indifferenti e che vanno dove tira il vento, oppure si nascondono dietro un dito.

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