I Giovedì della Poesia: “Amava osservare gli aerei” di Bruno Guidotti

Amava osservare gli aerei ( Ad una persona ) 

Amava osservare gli aerei volare la Gina.

Spesso alla figlia chiedeva, come

poteva un aereo così grande e pesante,

restare sospeso nell’aria.

La figlia con grande dolcezza e pazienza,

cingendole con mano l’esile vita,

alla sovente domanda, così rispondeva:

“ Chissà! Forse son le mani di un angelo,

a non farlo cadere.”

La Gina, lisciandosi i bianchi capelli, alla nuca

raccolti, con la testa assentiva, e poi sorrideva bonaria.

La sera al calare del sole, quando la volta del cielo,

si tingeva di rossi colori, e nell’aria si effondevano

freschi profumi, e dei fiori, e delle erbe dei prati,

la Gina amava sostare in balcone, ed in aria guardare.

Non saprei quanto lunga fosse l’attesa,

però d’improvviso con gioia gridava:

“ eccolo, eccolo arriva” alla figlia vicina,

poi indicando un immaginario puntino lontano,

“ è lassù, vicino a quella nuvola rosa,

ecco si abbassa, s’avvicina, odi il rombar dei motori.”

L’aereo lento nella mente scendeva lucente.

Ora la pista è vicina, la Gina ne scorgeva il pilota,

lui le sorrideva, la salutava agitando la mano,

” Dio quanto è bello, nella sua azzurra divisa mio figlio ! “

Mamma rientriamo, oramai l’aereo è atterrato!

Son trascorsi molti anni, da quella tragica sera.

Da allora, la Gina aspetta il suo figlio pilota tornare.

Da allora, la Gina attende che compaia  nel cielo,

ma quel volo, si schiantò a pochi metri dal suolo,

era un giorno lontano, al calare di una tragica sera.

6 thoughts on “I Giovedì della Poesia: “Amava osservare gli aerei” di Bruno Guidotti

  1. Testo struggente e drammatico, il dolore di una madre che ha vissuto e vive in dolore senza confini. Emozioni intense ben descritte a narrare un evento che resta dentro e segna irrimediabilmente. Sensazioni intense che peevadomo commuovono rendono in una patina impalpabile un dolore antico.
    Come sempre il mio sentito elogio

  2. Una lirica commovente e tanto bella la mente di una mamma rimasta prigioniera di un grande dolore la perdita di suo figlio un pilota di un aereo caduto con lui nel suo ultimo volo
    La mamma in ogni aereo rivede suo figlio aspetta pazientemente che varchi i cieli e guarda in alto per poterlo rivedere ancora
    Quando amore e dedizione in questa splendida lirica… sempre il mio elogio al bravo poeta che non finisce mai di stupirmi….grazie bruno

  3. Bella Questa Poesia , Nella Quale il Sensibile Poeta , Bruno , Fa intendere Quanto Dolore Prova una Madre Che Vede Andarsene , Anche in Maniera Tragica , un Figlio Che Tanto Ha Amato, Ama ed Amerà , Senza Rassegnazione , Speranzosa , in Cuor Suo , Che un Bel Dì Potrà Finalmente Riabbracciarlo , Come Se Niente e Nessuno Potrà Mai Definitivamente Separarli . Bella ed Emozionante . Bravo il Poeta Bruno .

  4. È il racconto di un dramma nel dramma. Il dramma di un aereo che si esaurisce in una fiammata, che trascina nel nulla i passeggeri e il giovane pilota. Ma è
    Il dramma di una mamma, la mamma del pilota, che si perpetua in un tempo senza fine; una mamma che ogni giorno sale sul terrazzo e attende che nel cielo infinito compaia un piccolo punto in avvicinamento; è un aereo che diventa sempre più grande e più vicino; alla guida il figlio amato che le sorride nella sua azzurra divisa, prima che lo schianto non riporti alla realtà. Davvero triste la storia ma forte il messaggio della profondità dell’amore materno.

  5. Le poesie di Bruno Guidotti mi fanno sempre ritornare con i ricordi al passato a quando ero un fanciullo e andavamo con gli amici a vedere intorno a Fiumicino gli aerei atterrare e decollare. In questa poesia il poeta descrive una mamma che con apprensione dice alla figlia che sta passando sopra di loro un aereo e nella bella uniforme azzurra riconosce suo figlio. Purtroppo il finale di questa storia è drammatico perché una maledetta sera l’ aereo cade a pochi metri dal suolo. Gina la mamma della nostra storia aspetta ancora ogni giorno che l’ aereo del figlio passi sopra di lei. Non c’ è che dire una bella storia anche se il finale lascia un amaro in bocca comunque l’ abilità e la preparazione del Guidotti viene messa in risalto.

  6. Testo struggente, che rimanda non troppo lontanamente a quella rondine che cadde tra spini in una lontana notte del X Agosto…bellissima

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