Grande lotta ai piani alti della Serie A

 

 

 

Il campionato di Serie A 2017-18 ha aperto i battenti da appena un mese e già sta facendo parlare molto di sé. Questo perché quest’anno la lotta per il titolo di campione d’Italia sembra essere piuttosto serrata, con una serie di squadre candidate a vincere, cosa che negli ultimi anni non era parsa così evidente, visto il dominio dispotico della Juventus. I bianconeri, infatti, hanno vinto ben 6 Scudetti di fila, 3 agli ordini di Antonio Conte e 3 agli ordini di Massimiliano Allegri e sembrano non voler mollare la presa neanche quest’anno. Nonostante le avversarie si siano rinforzate, la Juve continua ad essere l’assoluta favorita per la vittoria del titolo nazionale, visto l’organico del quale dispone e l’esperienza e la mentalità vincente delle quali può vantarsi. Tuttavia, l’inizio del campionato lascia presagire che   l’esito finale del torneo attuale non sia poi così scontato, per via di un’agguerrita concorrenza allestita contro i torinesi. Vediamo adesso, squadra per squadra, le principali candidate allo Scudetto 2017-18.

Come già detto, la Juventus è la squadra favorita alla vittoria a maggio da parte dei bookmaker esperti in questo tipo di scommesse. La squadra di Allegri ha sì perso Leonardo Bonucci, un cardine della difesa, andato al Milan per 40 milioni, ma ha potuto rinforzarsi con gli acquisti di Howedes, Bernardeschi, Douglas Costa e Matuidi, tutti calciatori di livello che integreranno una rosa già forte dei vari Buffon, Chiellini, Barzagli, Pjanic, Dybala e Higuain, solo per nominare i più influenti. In questo modo il tecnico bianconero ha più alternative di formazione e l’inizio del campionato ha visto la Juventus vincere agevolmente tutte le partite, con un Dybala mostruoso già capocannoniere dopo aver segnato 8 gol nelle prime quattro giornate. Appena si sveglierà anche Higuain, che fino a questo momento è sembrato il meno in forma tra i bianconeri, la Juventus potrà far sentire ancora di più la sua potenza alle avversarie.

Il primo scontro di cartello che vedrà impegnati i bianconeri è quello di fine ottobre a Milano contro il Milan, la squadra che ha operato maggiormente sul mercato quest’estate spendendo ben 220 milioni di euro in nuovi acquisti. La compagine allenata da Vincenzo Montella ha effettuato un lifting importante per tornare a competere ad alti livelli, e seppur non risulta tra le favorite al titolo, lotterà ai piani alti fino alla fine. Oltre a Bonucci, Montella ha ottenuto giocatori importanti come Rodriguez, Musacchio e Conti in difesa, con quest’ultimo che tornerà solo tra 6 mesi per via di un infortunio al ginocchio, mentre a centrocampo ha visto arrivare Biglia, Kessie e Calhanoglu. In attacco il tecnico rossonero potrà alternare spesso Kalinic e André Silva e punterà molto sull’estro di Suso, uno dei più in forma in questo inizio di stagione. Con l’impegno dell’Europa League in settimana, il Milan dovrà comunque dosare le energie in campionato.

Sull’altra sponda di Milano, troviamo invece un’Inter più matura e cinica, che oltre ad aver effettuato degli acquisti importanti nel calciomercato estivo può contare sull’apporto tattico e  psicologico di un guru come Luciano Spalletti.  L’arrivo del tecnico toscano ha rivoluzionato i nerazzurri, spenti l’anno scorso, che hanno iniziato alla grande il campionato attuale, inanellando quattro vittorie in altrettante giornate, e mostrando a tutti il loro potenziale. L’assenza di impegni europei sarà un fattore determinante nella lotta Scudetto, dato che i nerazzurri potranno concentrarsi solo sul campionato fino a gennaio, quando inizieranno a giocare anche in coppa Italia. Con Spalletti l’attacco sarà prioritario ed a beneficiarne sarà sicuramente Mauro Icardi, centravanti letale in area di rigore e già in gol 5 volte in un mese. L’Inter può anche disporre di un centrocampo solido e virtuoso, con Borja Valero e Joao Mario a predicare un palleggio di qualità e il nuovo arrivato Vecino bravissimo ad inserirsi e a dare una mano nei recuperi di palla. In qualità di assoluta outsider, l’Inter si può inserire prepotentemente nella lotta allo Scudetto, e il primo test serio sarà quello del weekend del 21 ottobre contro il Napoli al San Paolo, in un’atmosfera che come sempre sarà incandescente.

E proprio il Napoli è un’altra delle candidate alla vittoria dello Scudetto. Gli uomini di Maurizio Sarri, profeta di un calcio molto legato all’estetica e alla qualità del gioco, non possono più nascondersi, soprattutto dopo aver segnato 15 reti nelle prime quattro giornate di campionato. La squadra partenopea gioca un calcio sopraffino ormai da quasi due anni, basandosi sul possesso di palla e sulle accelerazioni rapide e repentine che spaccano qualsiasi difesa, un fatto confermato dalle frequenti azioni da gol messe a segno. Con un Lorenzo Insigne ormai leader e principale assistman e un Dries Mertens che da centravanti segna con una continuità unica – è andato a segno 5 volte nelle prime quattro partite, come Icardi – , il Napoli può provare davvero l’assalto allo Scudetto, sempre e quando riuscirà ad evitare di prendere gol troppo facilmente, come accaduto in Champions League contro lo Shakhtar Donetsk, quando il portiere Reina non ha dato certamente il meglio di sé. Gli azzurri faranno leva sul loro calcio offensivo per poter puntare al bersaglio grosso, ma dovranno restare concentrati con la testa per poter portare a casa partite più tignose, dove più della qualità del gioco contano il sangue freddo e il carattere.

Per ultima va citata la Roma di Eusebio di Francesco. I giallorossi sono solamente degli outsider per i bookmaker, anche perché dopo il ritiro di Francesco Totti hanno perso un calciatore come Mohammed Salah, che l’anno scorso ha messo a segno la metà degli assist per il capocannoniere Edin Dzeko. La squadra giallorossa, che sul mercato ha operato in maniera oculata e non ha colmato il vuoto lasciato da Salah con Defrel, dovrà dimostrare di saper sopravvivere alla transizione. La sconfitta nella seconda giornata contro l’Inter, piuttosto immeritata, ha comunque messo a nudo una serie di difetti, tra i quali la troppa arrendevolezza in difesa e la mancanza di concretezza in attacco. Di Francesco si affiderà molto al nerbo e alla grinta di Nainggolan a centrocampo e alle scorribande di Perotti in attacco, oltre che, ovviamente, ai gol di Dzeko, ma i capitolini dovranno dimostrare di poter reggere anche il doppio impegno campionato/coppa. La Champions League, infatti, è una competizione che toglie energie e punti, oltre a essere molto difficile da giocare, come dimostra lo 0-0 casalingo contro l’Atletico Madrid.

La Serie A 2017-18 si prospetta dunque molto interessante, con una notevole bagarre nelle zone alte che darà vita a uno spettacolo molto divertente.

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