Giornata della Memoria a Maglie (LE)
Il 27 gennaio è una data importate per ARCI-Biblioteca di Sarajevo che, fin dall’istituzione della Giornata della Memoria, ha sempre commemorato sia a Maglie che in provincia quanto avvenne per mano della follia nazista.
Il ricordo serve per non far cadere nell’oblio storie che, se dimenticate, potrebbero ripresentarsi. Il periodo che stiamo attraversando è impregnato di violenze, genocidi, pulizie etniche e tutto questo dimostra quanto sia indispensabile che il ruolo della memoria, individuale e collettiva, non debba essere relegato ad una funzione meramente celebrativa ma debba necessariamente contestualizzarsi nella quotidianità come esperienza che aiuta a crescere e a migliorare la società.
E’ con questi presupposti che ogni anno abbiamo celebrato i vari olocausti identificati con dei triangoli dai vari colori.
Quest’anno ARCI-Biblioteca di Sarajevo ha intrapreso, in collaborazione con altre associazioni, un percorso sulla questione dei diritti civili per tutte le cittadine e i cittadini del nostro Paese. In questa Giornata della Memoria perciò, come avvenne nel 2009 quando ricordammo lo sterminio delle persone distinte con il triangolo rosa, vogliamo ritornare sull’argomento proponendo la visione del film Bent, di cui alleghiamo la scheda, per ricordare non solo gli Ebrei deportati ed uccisi per mano nazista ma anche gli omosessuali e tutti coloro (zingari, diversamente abili e quanti non rientravano nel concetto hitleriano di razza pura) che conobbero gli orrori delle deportazioni, dei campi di sterminio e delle violenze fino alla morte.
Ricordando quanto subirono gli omosessuali, quanto subiscono ancora ai nostri giorni, ARCI-Biblioteca di Sarajevo parteciperà anche a “E’ ora di essere civili” che si terrà a Lecce in Piazza Sant’Oronzo sabato 23 gennaio alle ore 18,00.
Proiezione del film “Bent” presso la sede di ARCI-Biblioteca di Sarajevo in via Dante Alighieri, 105 a Maglie il 27 Gennaio 2016 ore 20,00
BENT è un film drammatico inglese del 1997. E’ tratto dall’omonima pièce teatrale di Martin Sherman. La storia si svolge in Germania nella Berlino nazista dove cominciano le deportazioni. Il destino di Max, interprete principale della storia, omosessuale recluso come ladro, si incrocia con quello di Horst deportato come omosessuale.. E’ uno dei pochi film che testimoniano l’olocausto degli omosessuali. E’ ambientato nel 1934, in una Berlino, fino a quel momento, estremamente decadente e libertina, dove, rampollo di buona famiglia e convivente con un ballerino, Rudy, una sera rimorchia un bellissimo militare delle SA conosciuto in un cabaret. Quando quest’ultimo, il mattino dopo, viene ucciso brutalmente sotto i loro occhi dalle SS, (è di quell’anno l’epurazione del corpo delle SA, culminata con l’assassinio del suo comandante, Rohm, notoriamente gay), comincia la loro fuga, sperando di oltrepassare il confine ed abbandonare la Germania. Purtroppo vengono ben presto catturati e deportati nel campo di concentramento di Dachau. Rudy non riuscirà ad arrivare a destinazione. Max, che rinnegherà la sua natura omosessuale e si fingerà ebreo, “perché gli omosessuali sono considerati peggio degli ebrei”, si innamora di Horst, che non nasconde la sua omosessualità e al contrario porta senza vergogna il suo “triangolo rosa”, insieme cercheranno di sopravvivere nel campo di concentramento. Nasce fra di loro una straziante storia d’amore che durerà fino alla loro tragica fine.
Un cameo rilevante è la presenza di Mick Jagger (all’inizio del film che interpreta una drag)
Fonte Arci Biblioteca di Sarajevo