A Siena il 27° Meeting mondiale delle scuole di jazz

Due uomini sorridenti mentre si stringono la mano da seduti

Per la quarta volta la prestigiosa istituzione senese è stata scelta in rappresentanza dell’Italia per organizzare il Meeting della IASJ, l’International Association of School of Jazz che riunisce oltre cinquanta istituzioni musicali internazionali. L’evento, considerato la più importante occasione formativa mondiale sulla musica jazz, si terrà a Siena nel 2017 

Alla Fondazione Siena Jazz l’organizzazione del 27esimo Meeting mondiale delle scuole di jazz

Il presidente Caroni: “Fieri di questo prestigioso incarico, ancora più importante poiché Siena sarà l’unica città che organizzerà per la quarta volta il meeting. Ora è necessario attivare sinergie con istituzioni ed enti del territorio, per costruire intorno ad esso un’offerta musicale, culturale, turistica ed enogastronomica di alto livello”

Due uomini sorridenti mentre si stringono la mano da sedutiAlla Fondazione Siena Jazz l’organizzazione del 27esimo Meeting mondiale delle scuole di jazz. Per la quarta volta – caso unico – la prestigiosa istituzione senese è stata scelta in rappresentanza dell’Italia per organizzare il Meeting della IASJ, l’International Association of School of Jazz che riunisce oltre cinquanta fra le più prestigiose istituzioni musicali internazionali dell’alta formazione. L’evento, considerato la più importante occasione formativa mondiale sulla musica jazz, si terrà a Siena nel 2017.

L’incarico, di elevato prestigio, è stato conferito durante il 25esimo International Jazz Meeting della IASJ tenutosi a Lisbona e assume ancora più valore in quanto Siena sarà l’unica città ad organizzare per ben quattro volte questo evento, a testimonianza del ruolo preminente che la Fondazione Siena Jazz sta svolgendo da anni a livello nazionale e internazionale: solo gli Stati Uniti, luogo di nascita del jazz, dal prossimo anno avranno ospitato quattro edizioni dell’iniziativa, ma in tre città diverse: New York, Boston, Louisville e nuovamente Boston nel 2016.

La Fondazione Siena Jazz ha raggiunto questo storico obiettivo grazie anche alle innovazioni didattiche apportate nell’alta formazione jazzistica, prima tra tutte la progettazione e realizzazione di “INJAM-International Master Program in Improvisation Techniques”, un corso biennale tenutosi tra il 2008 e il 2010 in cui sono stati attivati corsi di co-docenza fra i migliori musicisti italiani, europei e americani, inserendo materie nuove come l’interplay e facendo suonare il docente direttamente nel gruppo di allievi, come leader della formazione, creando un notevole valore aggiunto nelle lezioni di musica d’insieme. Fra i grandi artisti del jazz presenti come docenti si sono così potuti formare gruppi musicali inediti, che proprio a Siena hanno avuto il loro battesimo artistico. Questo modello organizzativo è stato poi adottato anche per i Seminari internazionali estivi, rielaborandone l’impostazione didattica ed elevando ancora di più il livello formativo: una scelta premiata dal numero di richieste di ammissione, costantemente in crescita e provenienti da tutti e cinque i continenti. Tra le innovazioni che hanno caratterizzato negli ultimi anni Siena Jazz, da sottolineare anche l’autorizzazione ottenuta dal MIUR – Ministero dell’istruzione, dell’Università e della Ricerca – a rilasciare titoli aventi valore legale equiparati alla laurea universitaria, e quindi a rilasciare diplomi accademici di primo livello.

“Tutte le novità apportate nel nostro modello didattico e organizzativo – commenta il presidente Franco Caroni – identificano la Fondazione Siena Jazz come “istituzione propulsiva” con un ruolo ben definito tra le istituzioni musicali internazionali che tracciano le linee dell’evoluzione didattica e progettuale del settore jazzistico”. “Questo ruolo centrale nel panorama internazionale – continua Caroni – ci viene ora riconosciuto con l’assegnazione, per la quarta volta, dell’organizzazione del 27esimo Meeting mondiale delle scuole di jazz. Siamo fieri di ciò e lavoreremo per renderlo anche un punto di partenza di attrattive musicali capaci di mantenere Siena come punto di riferimento giovanile nell’alta formazione e nella produzione jazzistica a livello nazionale. Riteniamo inoltre necessario attivare sinergie con istituzioni ed enti del territorio, per costruire intorno al meeting un’offerta musicale, culturale, turistica ed enogastronomica di alto livello, così da farlo diventare volano per la vita culturale cittadina e per il turismo, rendendo ancora di più Siena un polo di grande attrazione”.

 

Nella foto, Franco Caroni e Dave Liebman, direttore artistico IASJ

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