Sovicille (SI): Atti Vandalici a Caldana, gli abitanti chiedono maggiore tutela al Comune

Caldana dopo il passaggio dei vandali

Nella ridente frazione di Caldana di Sopra, comune di Sovicille, un pugno di case e nemmeno 47 anime ad abitarle, nella notte di sabato 4 giugno sono accaduti fatti impensabili per un borgo così piccolo dove tutti si conoscono e si rispettano. Auto e trattore con le gomme squarciate, piscina divelta, filari di viti distrutti e suppellettili di vario genere fatte a pezzi e poi gettate nel vicino bosco – ad una prima stima i danni ammonterebbero a diverse migliaia di euro – hanno lasciato i pacifici abitanti del luogo a bocca aperta e dir poco esterrefatti.

E le denunce ai carabinieri di Siena, da ribadire a quelli del Comune di Sovicille, sono fioccate.

Chi sono gli autori di tale scempio? Cosa si può fare per evitare che tali atti si ripetano? Se lo sono chiesti in molti a Caldana durante una notte trascorsa insonne, per la rabbia e quel senso di impotenza che ghermisce le persone innocue che non si aspettano il male, perché male non fanno.

GLI ABITANTI DI CALDANA NON POSSONO RESTARE DA SOLI

Dopo la prima amara sorpresa gli abitanti di Caldana, fatte le denunce ai Carabinieri, chiedono maggiore tutela agli enti preposti e lo fanno anche attraverso il nostro giornale. Le Forze dell’Ordine raccolgono le denunce, ma sono impotenti se non emergono prove a suffragare i fatti delittuosi, per questo si invoca la prevenzione e la vigilanza, cose che a Caldana non sono presenti, cominciando dalla strada, che avrebbe bisogno di un paio di dossi per evitare che i veicoli superino i 50 km orari, e videocamere per riprendere chi delinque in modo del tutto impunito.

Comune di Sovicille se ci sei batti un colpo ed intervieni per tutelare gli abitanti delle tue frazioni: videocamere, dossi, una pattuglia dei Carabinieri a controllare l’area perché chi delinque senta il fiato sul collo e magari venga pure arrestato in flagranza di reato e, soprattutto permetti che i tuoi abitanti possano dormire sonni tranquilli.

Francesca Lippi

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