Raccontonweb: “Regalo di Natale” di Marcella Onnis

Cari amici, oggi vi proponiamo un racconto della nostra Marcella Onnis.

Prima di lasciarvi alla lettura del brano, vi ricordiamo che potete anche voi animare con vostri scritti questo spazio: basta seguire le poche indicazioni del regolamento di Raccontonweb.

 

Regalo di Natale

 

–          Tesoro, che regalo vorresti per Natale?

“Vorrei rivederlo ancora. Fosse anche una volta soltanto, purché possa lasciare che il mio sguardo si perda di nuovo nel suo, mentre mi parla guardandomi fisso negli occhi. E sentire ancora quei brividi camminando l’uno accanto all’altro e poi su, in ascensore, così vicini. Così vicini che, volendo, potrei stavolta allungare le dita per toccare le sue. Proprio come nel film L’amante, in quella bellissima scena con loro due in auto. Con quel gesto che dà sfogo al desiderio meglio che attraverso mille inutili, imprecise parole. E poi provare ancora quell’imbarazzo nel rispondergli e ostentare, però, di nuovo una sicurezza che non mi appartiene, non in sua presenza. Desiderare ancora che il tempo si fermi, che lui fermi il tempo. Con un bacio, magari, o una carezza. Basterebbe. Sì, mi basterebbe, purché accada tutto di nuovo. Almeno una volta.”

–          Mi piacerebbe molto una borsa nuova. Rossa, possibilmente.

3 thoughts on “Raccontonweb: “Regalo di Natale” di Marcella Onnis

  1. Marcy, questo racconto sorprende perché riesce, in poche righe, ad ironizzare su un romanticismo da romanzi rosa per poi tornare ad un pragmatismo cinico che, in questo caso, vede come obiettivo finale un accessorio. Brava, Marcy, davvero.

  2. Beh, nella scelta dell’oggetto finale io invece ci vedo una metafora: la borsa nuova rappresenta a mio parere la nuova passione (rossa), quella che aveva provato in passato e forse ora non più…. C’ho capito qualcosa o ho proprio sbagliato? bella Marcy, brava!

  3. Avete intuito entrambe alcune cose giuste: “una borsa nuova” è una risposta data tanto per, ma indicando il colore rosso la donna allude al suo vero pensiero (appunto una passione non sfogata). Inizio e fine del racconto, nelle mie intenzioni, vorrebbero compensare con l’ironia la banalità della parte centrale.

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