Primo Maggio, festa del lavoro, ma manca il festeggiato

 Generalmente il tema scelto per il tradizionale concertone del Primo Maggio che si tiene ogni anno a Roma, in Piazza San Giovanni, rispecchia l’attualità del nostro Paese:  l’anno scorso si celebrava il 150esimo anniversario dell’unità d’Italia e le parole scelte furono “storia patria lavoro”; quest’anno il tema scelto per la giornata ricava le parole “speranza passione futuro”.

è la prima volta dopo qualche anno che non viene citata la parola “lavoro” negli striscioni per il concertone: forse sarebbe suonata troppo sarcastica dopo le cifre che l’ILO, l’organizzazione internazionale del Lavoro delle Nazioni Unite, riporta nel proprio rapporto annuale dal titolo “world of work report 2012”: si parla, per quanto riguarda l’Italia, di una disoccupazione intorno al 9.7 % negli ultimi mesi del 2011, percentuale sicuramente sottostimata se si calcola che i lavoratori in cassaintegrazione sono 250000.

Sono in tutto 2 milioni e 354 mila le persone disoccupate, quasi 3 milioni circa invece quelle che hanno smesso di cercare un lavoro poiché scoraggiate dalla certezza di non riuscire a trovarlo; per quanto riguarda i giovani sono più del 30 %  i disoccupati nella fascia d’età 15-24 anni.

Secondo il rapporto dell’ILO inoltre le recenti misure di austerità applicate nel nostro paese stanno frenando la crescita e la ripresa economica alimentando il ciclo di recessione e impedendo una reale risoluzione dell’emergenza in cui ci troviamo.

La situazione è drammatica anche per quanto riguarda la condizione psicologica a cui porta la disoccupazione: si registra infatti un  notevole aumento dei suicidi tra i disoccupati che ha subìto un’impennata dal 2008; se nel 2009 erano 357, sono saliti a 362 nel 2010. Quasi uno al giorno. Ne parla un rapporto dell’Eures dal titolo “il suicidio in Italia ai tempi della crisi”.

Insomma, un lavoro che non c’è, e quel poco che c’è è precario: in Italia sono oltre 2 milioni e mezzo i lavoratori che possiedono un contratto di lavoro “atipico”, cioè l’11,29% della popolazione occupata.

Purtroppo di quelle poche persone che in Italia ancora lavorano, più di mille ogni anno non fanno ritorno a casa perché muoiono sul loro posto di lavoro, vittime di scarsa applicazione delle regole di sicurezza.

Decisamente una Festa del Primo Maggio senza il festeggiato: il lavoro.

 

 

Grazia D’Onofrio

2 thoughts on “Primo Maggio, festa del lavoro, ma manca il festeggiato

  1. Bravissima Grazia.. per quanto le cifre che hai citato facciano rabbrividire, si tratta nient’altro che della realtà.. quella realtà con cui, ogni giorno, ognuno di noi a suo modo, si scontra. Ho sempre pensato che – in base all’abc dell’economia che ti insegnano al primo anno d’università – la situazione non potesse andare come poi è effettivamente andata. Ma non avendo studiato alla Bocconi come i nostri illuminati membri del governo, mi rimaneva il dubbio d’essere in torto. se poi però mi sento rifiutare uno stage di 6 mesi dalle banche e dalle aziende perchè “con queste nuove riforme è diventato un problema fare anche quello”, il mio dubbio diventa qualcosa di più. Davvero la speranza è l’unica che ci rimane!

  2. Scusate per i due commenti praticamente identici, ma ho avuto problemi a postare il primo (per due volte mi dava errore e non compariva)..quindi ho deciso di riscriverlo e riprovare. cancellatene uno se potete!

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