L’angolo della poesia: “Da Viznar a Prypiat” di Lucia Bonanni
Con grande piacere pubblichiamo oggi una poesia con cui la nostra amica Lucia Bonanni ha vinto il primo premio della V edizione del concorso “L’arte in versi” di Jesi (la cui premiazione è avvenuta il 12 marzo 2017).
“Da Viznar a Prypiat”
i bambini di Viznar
mangiano croste di pane
nero e sotto il lucore della luna
nuova al bivio di Alfacar
per la strada serpentina corrono
in cerca di poetiche presenze
i bambini di Prypiat
mangiano fette di pane
bianco, unto di scorie radioattive
tra fumi accecanti e case deserte
sotto i raggi di una luna in lutto
con la voce rotta dalle vampe
graffiano versi di preghiera
e le ustioni nelle ossa corrono
a cercare unguenti
nella foresta rossa dove si aggira l’orso
i bambini andalusi
hanno negli occhi i sogni
delle mele rosse
e tra muri a secco e pallide infiorescenze
giocano con bambole di pezza
e spade di cartone
e già vedono nella città fantasma
i compagni ucraini che raccattano
numeri atomici e pezzi di reattori
dalle vie di Viznar alla città di Prypiat
la solitudine é tragedia immane
e la primavera ugualmente perde
le gemme tra aranci denudati
e il livore tossico di paludi oscene
A guidarci nella comprensione di questi versi è l’autrice stessa: «In un tempo diacronico i bambini di differenti aree geografiche e diversa realtà socio-culturale narrano la vicenda umana e poetica di Federico Garcia Lorca, assassinato nei pressi di Viznar il 19 agosto del 1936, e il disastro nucleare di Chernobyl, avvenuto il 26 aprile del 1986 e che portò alla distruzione della vicina città di Prypiat; nella sincronia dei piani evocativi i bambini andalusi e quelli ucraini levano la loro voce a difesa dei diritti dell’infanzia».
Ogni parola, ogni verso attrae e respinge l’emozione solidale di innocenti che popolano il mondo contraffatto e disperso. Una toccante fotografia in bianco e nero che esalta il cuore di bambini persi, che avrebbero potuto essere i nostri bimbi e sono nostri nelle coscienze. Bravissima Lucia. Meritatissimo premio per una Poetessa di grande sensibilità.
Un grazie di cuore alla Redazione per aver dato voce ai mie versi.
Un caro saluto.
Lucia