La chiesa brucia: Andrea Riccardi sulla crisi e sul futuro del cristianesimo

L’immagine che Andrea Riccardi ha in mente mentre scrive il suo ultimo libro è quella di Notre Dame a Parigi divorata da un vasto incendio. Un’immagine che allegoricamente vuole fare riferimento all’intera chiesa, come istituzione. Andrea Riccardi, oltre che autore di diversi libri, è anche uno stimato studioso della Chiesa cattolica e professore ordinario di Storia contemporanea dell’Università di Roma Tre. Lo conosciamo però tutti per il suo principale ruolo, quello di fondatore della comunità di Sant’Egidio. Nel suo ultimo libro “La Chiesa brucia” si vuole interrogare sulla crisi odierna della Chiesa, ma anche sulle sfide da affrontare in futuro.

La crisi della Chiesa
La crisi della Chiesa affonda le sue radici negli avvenimenti socioculturali degli ultimi anni, ma anche nel rischio di un’istituzione che non riesce a trovare un messaggio nuovo da offrire al mondo. Senza trasformare la realtà odierna della realtà ecclesiastica il rischio è quello di non poter rivendere una vera realtà del nostro futuro, limitandosi allo sterile compito di gestione dell’apparato Chiesa. I credenti sono oggi chiamati a lottare contro l’indifferenza e l’irrilevanza. Notre Dame in fiamme è il simbolo di ciò che sta avvenendo e dell’azione cui sono chiamati i credenti. Così come a Notre Dame i credenti si sono chiesti cosa sarebbe la Francia, o anche l’Europa, senza Notre Dame, dovrebbero interrogarsi anche sul ruolo della Chiesa, in quanto istituzione: cosa sarebbe l’Europa senza la Chiesa. Una problematica urgente, visto che in tutti i Paesi europei le vocazioni sono in forte calo, così come lo è la reale partecipazione alle attività della Chiesa, a partire dalle funzioni domenicali. La pandemia da Covid 19 ha ovviamente portato ad una sospensione del giudizio su questi eventi, ha spostato il fulcro dell’attenzione; è comunque importante interrogarsi su cosa sta avvenendo in Europa per quanto riguarda la Chiesa.

Le sfide per il futuro
Le sfide per il futuro della Chiesa sono molteplici, come Andrea Riccardi ci indica nel suo nuovo libro. A partire dal concentrarsi sulla realtà della Chiesa oggi, dal clero invecchiato alle strutture che a molti appaiono eccessivamente pesanti, per affrontare anche nuovi temi. Come ad esempio la presenza femminile all’interno della realtà ecclesiastica. La necessità di trasformare la Chiesa in una comunità di uomini e donne, reale e coesa. L’arrivo in Italia di stranieri di ogni religione. Sono temi importanti, ognuno dei quali, insieme a molti altri, merita la giusta attenzione.

I corridoi umanitari
La problematica correlata alle migrazioni da Paesi in guerra o con situazioni politiche, sociali ed economiche da cui fuggire è poi importantissima anche per la Chiesa. La proposta della comunità di Sant’Egidio è semplice quanto efficace, si tratta infatti di creare dei corridoi umanitari per i profughi, appoggiata anche dalla Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia, dalla Tavola Valdese e dalla Cei-Caritas. L’obiettivo è quello di limitare l’utilizzo dei viaggi della speranza, che sempre più spesso terminano in infausti naufragi nel cuore del Mediterraneo. Lo si può fare favorendo un ingresso legale sul territorio italiano, dotando ogni migrante di un visto umanitario e offrendo loro la possibilità di presentare domanda di asilo. Il progetto pilota, già partito, è completamente autofinanziato dalla Comunità di Sant’Egidio e dalle altre realtà che lo appoggiano.

La Comunità di Sant’Egidio

La comunità di Sant’Egidio, fondata da Andrea Riccardi, è una realtà che affianca la Chiesa in una continua attività volta alla protezione e al supporto di categorie più deboli, come anziani e bambini in difficoltà, mettendo in atto progetti umanitari  come “Amici degli anziani” che mira a costruire una cultura della solidarietà e dell’accoglienza verso i più anziani, e “Scuole della pace”, dei centri gratuiti in cui i bambini, di qualsiasi età e provenienza, vengono educati con valori come la pace e la solidarietà. Ma non solo, attraverso i centri di distribuzione e di ascolto, la comunità è vicina a famiglie ed anziani soli che vivono in una situazione di crisi economica e difficoltà, fornendo loro generi alimentari e beni di prima necessità.

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