In cielo vedo chiavi di sol: “Planet soul” di Alessandro Pelagatti

 

 

 

 

 

 

Il sole, la stella madre, apre le danze. Con pudore apre la porta, in tutto il suo splendore, in tutta la sua potenza si affaccia fiero a presentare i suoi otto figli. Mercurio, il saltimbanco. Gioca, saltella, si burla di te. Ispirato. Riflette. Torna a giocare. Torna a burlarsi di te.

Venere, incantata, delicata e luminosa ‘sorregge il suo specchio’, brillantata come non mai prima dell’inizio e dopo la fine del giorno. Luna, luce riflessa, con le sue facce, talvolta si nasconde. Talvolta si mostra riconoscente. Con le sue molte leggende. Romantica.

Marte il guerriero. Incalza un ritmo che ti affronta.

Minerva, tra i due giganti, primavera che sta per sbocciare. Ed eccola sbocciata.

Giove. Il gigante. Ricco. Generoso. Libero. Ti protegge. Ti alleggerisce il cuore. Saturno, riflessivo, traghettatore di pensieri fino alla loro autodistruzione. E la realtà cangia.

Mistico Nettuno, poetico, guidi la mia intuizione e la trasformi in arte.

 

No, non è il prologo di un manuale di astronomia o dell’oroscopo per il 2014, ma la ‘parafrasi’ dell’ascolto di Planet Soul, il nuovo lavoro di Alessandro Pelagatti

Ad ogni pianeta si può assegnare un ritmo, un tempo e una melodia? Si possono combinare suoni per descriverne la natura e le peculiarità?

Come descrivereste Marte sullo spartito? E Giove? Venere?

Questa è la raison d’être di Planet Soul.

Il disco è uscito a marzo 2013, un’ autoproduzione che si avvale della collaborazione con Cristina Borghetti per la composizione del brano Deep Saturn e di Alessandro Toccafondi per la stesura dei testi poetici all’interno del cd. Un lavoro che ha coinvolto entrambe le passioni di Alessandro: quella per la musica e quella per l’astrologia. Ed è proprio il sentimento viscerale, misto di passione e sapiente ricerca, ciò che si avverte quando lo si ascolta.

 

Alessandro Pelagatti nasce come pianista di musica classica, ma approda poi alla musica moderna come allievo di Walter Savelli, un’esperienza che modificherà il suo approccio alla musica e che lo vedrà in seguito e ancora oggi, protagonista delle serate fiorentine. Un musicista delicato, guidato da Venere, per usare il suo linguaggio.

Compositore di brani e colonne sonore, arrangiamenti orchestrali, spesso utilizzati come accompagnamento per spettacoli di danza e teatro del panorama fiorentino.

Numerosi i progetti che lo coinvolgono e che lo hanno visto suonare su palchi prestigiosi come supporter di artisti di fama nazionale come Marina Rei, Ginevra di Marco.

Alessandro è un operaio della musica, che lavora a cuore aperto, prestando il proprio talento a chi ha la voglia di ascoltare. E’ riservato, apparentemente timido, ma aperto all’altro e all’ascolto,  attento alle sfumature della vita: questo è  ciò che rende così calda la sua musica.

Alessandro si esibisce per noi nei locali e nelle piazze fiorentine. Non mancate di verificarne la bravura partecipando ai suoi concerti.

Sabrina Paladini

 Foto: Francesco Ghignoni

 

 

foto:Francesco Ghignoni

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