Il duello tra Ettore e Achille al teatro Il Vicoletto di Cagliari

locandina dello spettacolo Ettore vs Achille al teatro Il vicoletto di Cagliari

locandina dello spettacolo Ettore vs Achille al teatro Il vicoletto di CagliariCarissime amiche e carissimi amici, buon giorno.

La notizia è questa: venerdì 17 ottobre 2014, riapre Teatro Il Vicoletto. Sì, è proprio quello, l’antico e storico spazio culturale di teatro e cinema che tutti i cagliaritani, e non solo, hanno conosciuto. Un luogo della memoria indelebile, fissato nel movimento culturale della città, forse tra i più importanti e memorabili che il capoluogo sardo ricordi e di cui tanti hanno ancora una fertile memoria.

Lo restituiamo ai suoi frequentatori e lo facciamo con il nostro spettacolo dell’Iliade, libro 22°, il duello Achille vs Ettore; di Omero, ovviamente.

Ogni venerdì e sabato alle ore 21, la domenica alle ore 19 e per due settimane. Ingresso 7,00 €.

Dunque, si ricomincia da dove eravamo partiti in quei fatidici anni ottanta, dal teatro. Lo facciamo proprio affidandoci ad un classico della letteratura mondiale tradotto da Patrizia Mureddu, docente di Letteratura Greca presso la Facoltà di Studi Umanistici dell’Università di Cagliari, con l’interpretazione e la drammaturgia del suono di Gaetano Marino.

 

Università di Cagliari – Facoltà di Studi Umanistici

Dipartimento di Filologia Letteratura Linguistica

 

ILIADE – LIBRO XXII – Il duello Achille vs Ettore

di Omero

traduzione di Patrizia Mureddu

drammaturgia del suono e interpretazione di Gaetano Marino

 

Presentazione

L’Iliade racconta di un evento reale, la guerra di Troia, che si concluderà con la distruzione della città per opera di una confederazione di popoli greci, forse l’ultima grande impresa prima della fine dei regni micenei, databile intorno al 1100 a.C. Sicuramente, in quegli anni non esistevano un alfabeto o dei materiali scrittori adeguati per registrare un testo poetico così lungo e complesso: per molto tempo, perciò, i fatti che diventeranno il nucleo del poema – tra i quali dovette avere un posto importante l’episodio cruciale dello scontro tra i ‘campioni’ dei due eserciti nemici, Achille ed Ettore – vennero raccontati e tramandati oralmente. Nel corso di questo processo di elaborazione, durato almeno tre secoli, si deve collocare l’attività di quel grande aedo di nome Omero che fu, secondo gli antichi, l’autore dei due grandi poemi.

Radici tanto oscure e remote nel tempo spiegano perché il mondo che essi raccontano (e lo stesso modo di raccontarlo) ci può apparire estraneo, misterioso, duro. Ma proprio in questa diversità risiede gran parte del fascino di queste opere straordinarie, che hanno finito per rappresentare il principio ed il fondamento di tutta la nostra storia letteraria. La traduzione – integrale – del libro XXII dell’Iliade vuole fare i conti con questa realtà, a partire dal verso adottato, simile, per conformazione metrica ed estensione, a quello ‘canonico’ dell’epica greca e poi latina: l’esametro dattilico. Ripetizioni, uso sovrabbondante di epiteti, scelte lessicali rare o banali, digressioni, similitudini, tutto è stato fatto ‘transitare’, nei limiti del possibile, nel testo italiano: perché l’ascoltatore possa avere un’idea, anche se inevitabilmente parziale, del grado di suggestione e di coinvolgimento emotivo che la recitazione dei rapsodi era in grado di esercitare sul pubblico del tempo.

 

Vi aspettiamo

Gaetano Marino

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