I Giovedì della Poesia: “Il Castello del Piccolo Re” di Bruno Guidotti

Disegno di Bruno Guidotti
Dedicata agli ex bambini
Il castello del piccolo re
C’era una volta un castello speciale,
credo senz’altro il più bello.
Per arrivarci non c’erano strade,
né oscuri sentieri, né verdi vallate.
Era un castello sospeso nell’aria
trattenuto da due piccole nuvole rosa.
Il re era un grazioso bambino,
con sul capo poggiata una corona di latta,
indossava un rosso mantello sgualcito,
e per scettro impugnava un colorato legnetto.
Le alte mura erano di sabbia bagnata,
sulla torre una bandierina di carta al vento garriva.
Tutto intorno un profondo fossato,
ove nell’acqua sguazzavano ochette allineate.
In un verde giardino riceveva i messi lontani,
giocava a far nascondino, e coglieva i fiori
più belli, che poi donava alla sua amata regina,
una graziosa bambina dai riccioli d’oro.
Il piccolo re, con coraggio difendeva da eroe
il suo speciale castello: dai bendati pirati,
dai feroci corsari, e dai mori rissosi e violenti,
cavalcando una bianca scopa veloce, brandendo
una spada di legno, e con in testa una scodella per elmo.
Ora non c’è più quel castello dai bastioni di sabbia,
e quel piccolo re abbandonato ha il suo regno,
Una favola struggente ed intensa a ridare il sogno agli adulti. È questa la riflessione che il testo rende
lo stupore smarrito lo sguardo sorpreso che manca. Come sempre un testo di alto valore poetico.
Bella , La Fantasia Del Poeta Bruno Stavolta Mi Ha Davvero Lasciato a Bocca Aperta , Nel Senso Che Davvero Ci Trasmette , Passo Dopo Passo ( Step By Step ) il Susseguirsi Di Tutti Quegli Eventi Che Fanno Da impalcatura a Questa Meravigliosa Storia , A Tal Punto Da Farla Sembrare Vera , Davvero Esistita Nei Tempi Che Furono. Bravo Davvero Bruno , Ci Ha Rivelato , Con Questa Sua Bella Poesia , un Lato Di Lui Che Ancora Non Avevamo Avuto Modo di Scpprire .
Leggendo questa poesia ho avuto la netta impressione di vivere una bellissima favola e di essere tornata bambina. Mi hai fatto sognare, bravo!
Una deliziosa favola in poesia. Un piccolo sogno che, come tutti i sogni, svanisce in una nuvola colorata di rosa.
Un’ ennesima dimostrazione del lato romantico di Bruno. Bravo !
Il poeta ci fa tornare indietro nel tempo nel mondo delle favole che tanto abbiamo apprezzato e sognato da piccini un magico castello con il re e la regina da difendere
Bellissima opera che tocca i nostri cuori sempre un elogio al poeta
Ci sorprende sempre il poeta Bruno Guidotti con le sue bellissime poesie questa volta dedicata ai bambini più piccoli. Veramente una bella favoletta quella descritta dal nostro poeta con un bel castello che per raggiungerlo era molto difficile non essendoci strade. Il re era un piccolo bambino con una corona di latta un rosso mantello impugnava un legnetto come scettro. Il castello era circondato da un profondo fossato pieno di ochette, il re passeggiando in giardino, con galanteria coglieva i fiori per la sua piccola regina.Ma ormai il castello di sabbia non c’è più il re ha abbandonato il suo regno, e le nuvole sono fuggite col vento. Sono contento per tutti i bambini che con questa poesia hanno potuto con un pò di fantasia vivere dei momenti magici. Questa poesia mi e’piaciuta tantissimo perché con poche parole il poeta ci ha raccontato una stupenda favola.