un cagnolino che si affaccia da una scatolaNegozio per animali e di animali.

Scaffali di mangime, articoli da toilette, antiparassitari, giocattoli … di tutto e di più (anche gelati per animali …).

E ce n’è per tutti: cani, gatti, conigli nani, pappagalli, serpenti, tartarughe, iguane, pesciolini …

E, all’estremità dello stracolmo magazzino, eccoli!  Sono loro: i destinatari, oggetti tra gli oggetti in cotanta profusione. Eccoli in bella mostra, esposti in teche di vetro costantemente illuminate e che ricoprono l’intera parete ogivale.

Vediamo … c’è un cucciolo di riccio africano involto in mortale isolamento; un serpente bianco immoto all’estremità di un finto ramo; manipoli di criceti che girano come caricati a molla; esotiche e torpide tartarughe che aspettano il capriccio di bambino, il quale non la curerà, ma, forse, consentirà loro di essere buttate nell’ambiente, non importa se questo destabilizza il già fragile ecosistema nostrano; ci sono sfilze di acquari con pesciolini in sgargianti ed allegre livree colorate; un cagnolino abulico seminascosto tra riccioli di lettiera; scoiattoli che si rincorrono nella disperata illusione di dilatare spazi inesistenti; iguane immobili che si guardano frontalmente e …  gechi, citelli, gerbilli ed altro ancora … colonie di chiassosi uccellini, spezzano la monotonia di questo universo che sembra non avere più nulla di vivo ….

Qui non la tenerezza addolcisce il cuore. Qui l’immobilità è un urlo. Qui una indefinita pena gela l’anima e serra lo sguardo a stornare l’orrore che t’accusa e l’amaro gusto di violenza che ti brucia.

La stessa violenza che permea e inaridisce la società degli uomini.

Una signora, notizia di stamane, ha trovato le porte scassinate della sua casa e dentro due figuri intenti ad ingozzarsi, violando memoria e intimità altrui e nell’assoluta indifferenza dei vicini.

La polizia è arrivata, ha scritto, riscritto, confermato, ma i due balordi sono rimasti ancora dentro a bivaccare. Pare che ai tutori della legalità non sia consentito tentare altro!

Paradosso: i due cialtroni in casa e la proprietaria fuori nell’attesa speranzosa che là, dove si è defilata la giustizia, possa, ancora, un residuale guizzo di coscienza: perche?!  Perché?!  Perché?!

Rimasti lì, magari, ad inasprire il dileggio e a fungere da risonanza sulla liceità dell’impunito sopruso,  come se non fossero comuni cittadini portatori anche , e soprattutto di doveri, ma solo di famelici diritti …

Hanno ancora senso e peso parole come: giustizia, prepotenza, indifferenza, legalità, diritto, dignità, proprietà …  o è lecito pensare che l’abuso o il raggiro le abbiano consunte fino ad isterilirle!?!…

Calma … calma … è tutto normale!  È tutto mortalmente normale!

Al pari dei malcapitati in gabbia, respiriamo i veleni di una strutturale e civile criminalità, relegati in gabbie di illusioni per eludere un contesto di violenta decadenza e non vedere il deserto spirituale che ci minaccia.

Siamo tutti innocenti tributari di un normale universo criminale.

 

Emanuela Verderosa 

Giugno 2014

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