Cosa chiedevano ieri a Roma i docenti precari?

 

 

• Inserimento in Gae di tutti i docenti abilitati

• Conferma nei ruoli di chi ha superato l’anno di prova

• Stabilizzazione di tutti i precari su posti vacanti e disponibili sia in Organico di fatto che posti in deroga di Sostegno

• Risarcimenti adeguati e evitare l’abuso di contratti a termine senza ragioni giustificative

• Assunzione di tutti i vincitori di concorso a cattedra

• Parità  di trattamento giuridico ed economico tra personale di ruolo e precario

•Ripristino del Primo gradone stipendiale per i neoassunti dal 2011

• Procedure di mobilità orientate a favorire il Ricongiungimento familiare

•Riconoscimento per intero del servizio prestato da Precario nella ricostruzione di carriera

•Salvaguardia degli aumenti contrattuali già assegnati per il 2018 e il recupero dell’inflazione , con il ritorno all’istituto d’indennità di vacanza contrattuale.

Cosa hanno risposto i politici?

Chi non si unisce alla lotta è un figlio di mignotta” ha commentato con una battuta l’on.Matteo Dall’Osso (nella foto) riferendosi alla manifestazione dell’Anief “ma non diteci che siamo dei voltagabbana, perché non è così, non abbiamo assolutamente cambiato idea. I 5 Stelle hanno discusso ampiamente con i colleghi della Lega, anche se, come tutti sappiamo c’è stato un errore al Senato, ma l’attenzione sul precariato da parte nostra è stata altissima.” L’avvocato Lucia Taverna che si occupa della parte legislativa ha aggiunto” Dovevamo ottemperare a quanto indicato dalla sentenza dell’adunanza plenaria nel pieno rispetto della Costituzione, ma come rappresentanti dello Stato, abbiamo forzato, attraverso il Decreto Dignità tanto da riportare a lavoro, comunque,  quei docenti che sarebbero stati disoccupati da subito riuscendo a farli insegnare per un altro anno, cioè fino al 30 giugno 2019.  Poi è stato creato un percorso facilitato, cioè  un concorso orale non selettivo che sarà bandito a breve e che permetterà a 12mila insegnanti  di entrare in ruolo. Dopodiché è previsto un concorso ordinario aperto anche ai diplomati magistrali. Ma sottolineo che noi dobbiamo tutelare tutti, anche quelli che si laureeranno adesso, altrimenti questi ultimi non entreranno mai. Noi cerchiamo di essere equidistanti perché ci sono varie categorie di lavoratori da tutelare. (F.L.)

 

 

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