Bagheria (Pa): la parola ad alcuni consiglieri comunali

Riceviamo e pubblichiamo:

Parafrasando uno dei più importanti drammi pirandelliani, è necessario oggi palesare che sono fin troppi i Consiglieri in cerca non d’autore, ma di un Presidente del Consiglio che sappia e possa efficientemente rappresentarli, capace di coordinare i lavori d’aula al fine di renderli produttivi per la città di Bagheria. E così, dopo settimane di silenzio servite per meglio riflettere su quanto è accaduto dopo le pubblicazioni di vari articoli apparsi sui giornali locali, un nutrito numero di Consiglieri comunali è ritornato sull’argomento dei Consigli comunali “inutili” individuandone le cause.

Il Presidente del Consiglio, Vigilia Caterina, in un Suo recentissimo articolo sul tema dell’inutilità di molti Consigli comunali, sente il bisogno politico e morale di rassicurare i cittadini bagheresi sul presunto prossimo scioglimento del Consiglio comunale, non dedicando neppure un minuto della Sua preziosa penna al P.R.G. di Bagheria, quello da Lei tenuto segretato per oltre 20 giorni a 20 Consiglieri comunali: un comportamento illegittimo e frutto della Sua incompetenza e impreparazione, ormai diventata parecchio imbarazzante.

Non sentendoci rappresentati degnamente dal consigliere Caterina Vigilia, si sente la necessità di scrivere – perciò comunicare ai concittadini – sull’inutilità di alcuni Consigli comunali, su ciò che li rende tali e, in particolare, su quanto accaduto negli ultimi Consigli comunali, i quali più che essere chiari esempi di improduttività, sono palesemente scandalosi: una Giunta comunale presente a singhiozzo; i Dirigenti quasi sempre assenti; una Segretaria comunale che è sempre meno spesso presente durante i Consigli; un Sindaco spesso assente e sempre disattento ai lavori d’aula e a ciò che i Consiglieri hanno da dire/chiedere/proporre; interrogazioni presentate dai Consiglieri comunali che o non trovano risposta alcuna o sono vagliate solo dopo 10-12 mesi dalla loro data di protocollo, quando la Legge prevede come tempo massimo di 30 giorni; un continuo non rispetto del Regolamento del Consiglio comunale che porta ad una snervante dilatazione dei tempi di intervento, a uno scoordinamento tra Consiglio-Giunta-Dirigenti, a Consiglieri comunali che spesso e volentieri, a Consiglio iniziato, decidono di autogestirsi controvertendo lo pseudo-ordine dato dal Presidente del Consiglio. Insomma, la prassi supera la norma è l’eufemismo che gradevolmente esplicita l’incapacità e inadeguatezza (anche) politica del Presidente Vigilia.

E’ necessario che sia il Presidente del Consiglio comunale sia il Sindaco ritorni a riconsiderare il ruolo dei Consiglieri comunali, più volte mortificati e messi da parte, inducendo un grave depauperamento del lavoro da loro prodotto per il bene dei concittadini e di Bagheria.

Il Consiglio comunale è, o meglio dovrebbe essere, l’anima della vita politica dei Comuni: in esso i Consiglieri eletti mettono il proprio tempo, le loro capacità politiche e professionali nell’aiutare la comunità locale a trovare soluzioni ai bisogni emergenti. A oggi, non sempre è stato possibile far convivere le esigenze della governabilità con quelle della dignità del Consiglio comunale e dei singoli Consiglieri. Ciò non permette l’esercizio di una corretta funzione di controllo e d’indirizzo da parte dei Consiglieri comunali e oggi più di ieri appare indispensabile trovare delle forme di riequilibrio dei poteri per ridare slancio all’azione delle Assisi comunali che rappresentano l’espressione diretta della volontà dei cittadini.

Va anche evidenziato che gli elettori spesso ripongono grande fiducia in tale Istituzione, fiducia che non sempre corrisponde a una reale capacità da parte del Presidente dell’Organo consiliare di incidere sull’azione amministrativa, poiché la stessa Caterina Vigilia – rappresentando l’Amministrazione – molto spesso non coinvolge i Consiglieri. A questo si aggiungono due fattori distinti e tuttavia legati fra loro: i Consiglieri comunali non sempre dispongono di un’adeguata conoscenza sulla vigente normativa che possa permettere loro di svolgere con efficacia il loro compito; secondariamente, il disequilibrio provocato dal percorso di riforma della elezione diretta del Sindaco che ha fatto sì che la qualità del personale politico locale sia sempre più andata scemando, fino a toccare, negli ultimi anni, dei livelli che condizionano in negativo la vita amministrativa delle città.

Sappiamo bene che tale affermazione può sembrare fin troppo forte, ma così è.

E’ corretto e onesto confermare quanto più volte la stampa locale denuncia: il Consiglio comunale è spesso improduttivo e incapace di dare soluzioni ai mille problemi che Bagheria quotidianamente vive. In questo Consiglio comunale, condotto dal Presidente Vigilia Caterina, è venuta meno la trasparenza e la comunicazione, oltre alla mancata divulgazione e pubblicizzazione dei lavori d’aula, proprio in un momento in cui a livello nazionale, vengono mandate in diretta streaming sedute di organi nazionali di partito ed incontri di altissimo livello istituzionale, mentre a Bagheria è stato abolito anche il servizio delle riprese televisive.

Siamo fermamente convinti che con più determinazione, frequenza e operatività – anche con le attuali norme e strumenti – si possa incidere nell’azione di vigilanza e controllo dell’apparato amministrativo comunale, ma molto spesso tali tentativi sono vanificati da ostruzionismo, impreparazione e inefficienza di chi guida l’Organo consiliare che speriamo venga quanto prima sostituito.

Bagheria, lì 25.04.2013

I Consiglieri comunali

Amoroso Paolo

Chiello Antonio

Di Quarto Pietro

Di Stefano Giacinto

Giammanco Rosario

La Corte Antonino

Maggiore Filippo

Prestigiacomo Antonio

Puleo Angelo

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