Domani a Firenze Raphael Gualazzi in concerto

Live Nation

P.R.G.

Happy Mistake Tour 2013

RAPHAEL GUALAZZI

Sabato 27 aprile 2013 – ore 20,45

Teatro Verdi – via Ghibellina, 99 – Firenze

Biglietti numerati: 20/30/37 euro

Riduzione di 6 euro per i possessori di Carta Super Flash della Banca CR Firenze

Prevendite Ticket One www.ticketone.it – Teatro Verdi www.teatroverdionline.it
Box Office Toscana www.boxofficetoscana.it

Info tel 055.667566 – 055.212320 – www.bitconcerti.itwww.teatroverdionline.it

 

Dopo la felice partecipazione al Festival di Sanremo targato Fabio Fazio lo scorso febbraio, Raphael Gualazzi torna a esibirsi dal vivo, con l’Happy Mistake Tour. Partito ad inizio mese dalla sua terra, le Marche, il tour approda sabato 27 aprile al Teatro Verdi di Firenze (ore 20,45 – biglietti da 20 a 37 euro): in primo piano i brani dell’ultimo disco di inediti “Happy Mistake”, pubblicato a febbraio per Sugar.

Con “Happy Mistake” Gualazzi rompe un silenzio lungo due anni per far ricominciare a parlare la musica. Riflessivo e nello stesso tempo appassionato, timido ma incontenibile, è un vero e proprio “artigiano della musica” con un amore viscerale per il jazz e il blues.

Le sue passioni musicali che si intrecciano nel disco e si ritrovano nei concerti, ne fanno un artista da scoprire e riscoprire specie nella dimensione live, con una vocazione fortemente internazionale: oltre al jazz e al blues, incursioni nel gospel e nel soul, così come nel country e nel rock, con un omaggio ai classici, da Verdi al felliniano Rota. La tournée ha toccato infatti anche alcuni prestigiosi teatri europei e nei prossimi mesi affronterà importanti festival estivi.

Sul palco è accompagnato da 9 musicisti, 8 dei quali francesi tra cui 3 coriste, in uno spettacolo dinamico e sfaccettato che alterna atmosfere suggestive a momenti dall’energia intensa e travolgente. Radio Italia è la radio ufficiale dell’”Happy Mistake Tour”.

Raphael Gualazzi, nato a Urbino, classe 1981, è la rivelazione del Festival di Sanremo 2011: primo posto tra i Giovani e Premio della critica, con un eccezionale secondo posto all’Eurovision Song Contest a Düsseldorf. Al Festival di Sanremo 2013, oltre agli elogi della critica, si piazza al quinto posto. Nonostante un accordo con l’etichetta Blue Note e infiniti live in giro per il mondo, continua a non far propria l’aria da star e basta vederlo sul palco per capire che da quando aveva 14 anni sapeva già che avrebbe fatto “il musicista e nient’altro”.

 

 

L’ALBUM –  “Happy Mistake” propone tredici brani ricchi di idee, invenzioni, dettagli che rompono gli schemi e spiazzano l’ascoltatore, tra soul, gospel, country, blues, rock e l’immancabile jazz. Un lavoro di cui lo stesso Raphael è autore, compositore, arrangiatore e produttore.

Come la mela di Newton che cade accidentalmente dall’albero e cambia il mondo o un microfono che lasciato involontariamente acceso durante un assolo di tromba diventa un controcanto e cambia radicalmente un brano, “happy mistake” è un errore che rende un’opera d’arte tale, un qualcosa fuori posto che colpisce l’attenzione. Ma anche un concetto applicato alla vita: la bellezza dell’imperfezione umana, nella sua particolarità e unicità.

Rivelazione del Festival di Sanremo 2011 (primo posto tra i Giovani e Premio della critica), con un eccezionale secondo posto all’Eurovision Song Contest a Düsseldorf, un accordo con l’etichetta Blue Note e infiniti live in giro per il mondo, Raphael continua a non far propria l’aria da star e basta vederlo sul palco per capire che da quando aveva 14 anni sapeva già che avrebbe fatto “il musicista e nient’altro”.

Il suo legame con la tradizione jazzistica degli inizi del Novecento e la sua voglia di riportarla oggi sul palco affinché non venga dimenticata è lampante. Non solo grazie alle atmosfere vintage che Raphael riesce ad evocare sul palco, ma anche per il suo modo geniale di reinventare il passato miscelando canzone d’autore e swing, soul e rhythm’n’blues.

Ed ecco che in “Happy Mistake” Raphael passa con disinvoltura dall’inglese all’italiano al francese, collabora con l’estro delle Puppini Sisters, con la delicatezza di Camille e con la destrezza musicale di Fabrizio Bosso. Raphael concepisce la musica come un arcobaleno di colori e così vale per questo nuovo disco in cui ogni brano è diverso dall’altro, ma ciascuno forte nella sua unicità.

Nelle tredici tracce del disco si trovano i due brani che Raphael ha portato sul palco del prossimo Festival di Sanremo: “Sai (Ci basta un sogno)” e “Senza Ritegno”. Il primo è una pop ballad ispirata da un viaggio immaginario in una mansarda, in cui un pittore è intento a dipingere una modella. Il brano, arrangiato da Vince Mendoza e registrato presso gli studi di Hilversum (Amsterdam) con la Metropole Orkest (come anche “Rainbows”), parte da un concetto estetico per arrivare a riflessioni concrete sul mondo che ci circonda, lanciando un messaggio positivo nei tempi difficili di oggi. “Senza Ritegno”, invece, con il suo rock’n’roll in tonalità minore intriso di atmosfere jazz, descrive la mancanza di una consapevolezza etica in una società che talvolta si concentra su aspetti effimeri della realtà. Un brano che non vuol essere una critica al sistema, quanto piuttosto un invito a sognare.

Vibrazioni gospel e atmosfere anni ’60 condiscono “Don’t call my name”, brano che apre l’album, intriso di un sound verace che ricorda le registrazioni di un tempo. Si passa al francese con “L’amie d’un Italien (Rainbows)”, caratterizzato dalla collaborazione con la cantautrice parigina Camille Dalmais che ha fatto della sperimentazione la cifra stilistica con cui si è imposta all’attenzione del pubblico mondiale. A tutti gli effetti questo può essere considerato il brano più internazionale dell’album, caratterizzato da un genesi piuttosto curiosa: nato con un testo esclusivamente inglese dal titolo “Rainbows”, una parte è stata poi scritta e interpretata in francese da Camille, missato negli Usa, registrato vicino ad Amsterdam, e cantato in duetto a Parigi. Come per “Sai (Ci basta un sogno)”, gli arrangiamenti sono stati curati da Vince Mendoza. Segue “Baby what’s wrong”, una canzone caratterizzata da un organico musicalmente molto semplice in cui il suono dell’ukulele è come una voce celestiale che riporta al valore della semplicità; mentre è un vero e proprio inno alla passione amorosa “Seventy days of love”, brano che si ispira ad atmosfere anni ‘70. Dopo il successo di “Follia d’Amore”, Raphael torna a collaborare con Fabrizio Bosso in “Un mare in luce”, trait d’union tra il precedente progetto discografico ed il nuovo. Un’immersione nell’atmosfera delle second line di New Orleans, le tradizionali parate di strada che seguono i funerali, ‘swingando’ gli inni funebri. “Improvvisazione su temi di Amarcord” è invece un omaggio puro ad uno dei film più amati da Raphael che colora di interventi rapsodici le indimenticabili musiche che Nino Rota ha scritto per il capolavoro cinematografico di Federico Fellini.

E’ un’atmosfera festosa, in cui la danza e la musica fanno da padrone, quella che governa “Mambo soul”. Come in tutti i classici della tradizionale musica cubana, il brano trova il massimo della sua espressione nella parte strumentale. E se in “I’m tired” viene fuori tutta l’anima soul di Gualazzi, grinta e  dolcezza si sommano invece nell’energica “Beautiful”.

Il bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi è l’occasione, invece, per omaggiare il grande compositore italiano, con una rivisitazione di una delle sue arie più famose “Questa o quella per me pari sono” che, nell’album, diventa “Questa o quella per me pari non sono”. Tra il sogno e l’ironia, Raphael traduce così in note il sarcasmo e la leggerezza di costumi con cui Rigoletto tratta il gentil sesso.

Dall’opera si passa al country gospel, infine, in “Welcome to my hell”: terreno di incontro di Raphael con le Puppini Sisters, il trio femminile londinese, specializzato nel canto a cappella in stile anni Quaranta.

 

 

 

Info

tel 055.667566 – 055.212320

www.bitconcerti.itwww.teatroverdionline.it

 

Biglietti posti numerati (esclusi diritti di prevendita)

1° settore platea 37 euro

2° settore plaeta, galleria, palchi I-II-III ordine 30 euro

3° settore palchi IV-V-VI ordine 20 euro

 

Sconti

riduzione di 6 euro per i possessori di carta SuperFlash della Banca CR Firenze

 

Prevendite

www.ticketone.it (tel. 892 101) – www.teatroverdionline.it (055.212320)

www.boxofficetoscana.it (tel. 055-210804)

 

Ufficio stampa

Marco Mannucci, mannucci@dada.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *