L’angolo di Full: “Una questione di millimetri”

oggi comincia un nuovo anno e, per farvi i nostri auguri,
abbiamo scelto un racconto di Fulvio Musso, breve ma denso di contenuto.
Siamo certi che, a fine lettura, capirete cosa vogliamo augurare a voi
(ma anche a noi) per questo 2012.
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In un ente pubblico di provincia ci sono almeno venti persone, tutte sedute in circolo nella grande sala d’attesa.
Aspettano. In silenzio, o quasi. Aspettano.
I loro sguardi ridisegnano le mattonelle del pavimento o s’appendono alle pareti nude. Spiano le facce degli altri, i loro vestiti, i loro gesti brevi e finiscono, prima o poi, col buttarsi da un finestrone cieco di orizzonti.
Pensieri rarefatti o assenti. Teste sedute sulle proprie chiappe foderate di jeans o di collant. Metabolismo a livello vegetale.
Tutti insieme si limitano a girare di circa mezzo metro intorno al sole mentre il mondo avanza di un impercettibile millimetro.
Fra il pubblico, una persona soltanto si sta adeguando a quel millimetro ed è la sola che tiene in mano un libro.
Il progresso vero non è altro che il lentissimo cammino delle menti, tutto il resto è soltanto sviluppo. Ma quella persona, forse, non l’ha mai pensato. Forse sta leggendo delle pagine frugali come questa, ma sta comunque camminando nella conoscenza. Di un millimetro, avanza nel futuro.
Fulvio Musso
Forse con centinaia di pagine frugali come questa si può arrivare ad una corretta visione del mondo. La via è stretta e poco frequentata, ma è col cammino lento e continuo delle menti che si avanza nel futuro.
“In picciol vaso, prezioso unguento”: nel consueto stile dell’autore.