Ágnes Heller presenta a Lucca il suo ultimo libro con Fratel Arturo Paoli

Il FAP e la Fondazione BML portano a Lucca una delle più grandi filosofe contemporanee

Ágnes Heller presenta a Lucca il suo ultimo libro con Fratel Arturo Paoli

Domani (mercoledì 5 settembre) nell’auditorium di piazza San Martino

 

Il Fondo Documentazione Arturo Paoli (FAP) e la Fondazione Banca del Monte portano a Lucca una delle più grandi filosofe contemporanee. Domani (mercoledì 5 settembre) alle 18 nell’auditorium della Fondazione BML (al numero 7 di piazza San Martino), Ágnes Heller, uno dei più autorevoli interpreti della complessità filosofica e storica della modernità, presenta “I miei occhi hanno visto”, il libro sulla sua vita e il suo pensiero, curato da Francesco Comina e Luca Bizzarri (edizioni Il Margine).

Da marxista a liberal-democratica, dissidente ed esiliata, in questo libro-intervista la Heller (nata in una famiglia ebrea di Budapest nel 1929 e sopravvissuta all’Olocausto) racconta la sua straordinaria avventura di vita e di pensiero attraverso il secolo dei totalitarismi e delle utopie: il padre anarchico e scrittore, la vita nel ghetto, il maestro indimenticato György Lukács, l’abbandono dell’Ungheria nel 1973, l’Australia e quindi New York. E, più tardi, la caduta del Muro e la fine del comunismo, il ritorno a Budapest, cuore inquieto dell’Europa, attraversato da sussulti neonazionalisti. E una passione speciale per l’Italia: “Fu il mio primo viaggio in Occidente. Nelle vie, nelle chiese, nelle case, nei palazzi di Firenze ho incontrato un sogno, o meglio, ho incontrato il mio sogno di un mondo adeguato all’uomo”.

La più autorevole esponente della Scuola di Budapest, attualmente è visiting professor di filosofia e scienza politica presso la New School for Social Research di New York ed ha pubblicato numerosi volumi, tradotti in molte lingue. In italiano, per il Mulino sono usciti i saggi Oltre la giustizia e Filosofia morale. Tra gli ultimi titoli, La bellezza della persona buona (Diabasis, 2009).

Le favelas e la condizione dell’America Latina costituiscono il punto di incontro tra la filosofa ungherese e Fratel Arturo Paoli che, su di lei, ha scritto: “È la donna che mi ha illuminato sui bisogni reali e sui desideri, concetti molto semplici portatori di conseguenze gravissime.”

Dopo i saluti del presidente della Fondazione BML Alberto Del Carlo, alla presentazione del volume interverranno, oltre alla filosofa, i curatori del volume, Francesco Comina, giornalista e saggista, e Luca Bizzarri, dottore di ricerca in comparazione storico-giuridica presso l’Università di Ferrara, e Fratel Arturo Paoli.

 

 

 

Arturo Paoli

Sacerdote, Giusto tra le Nazioni per aver contribuito a salvare centinaia di ebrei durante la Seconda guerra mondiale, dirigente della Gioventù di Azione cattolica, cappellano sulle navi dei migranti italiani in Argentina, Piccolo fratello di Charles de Foucauld. Dopo il noviziato nel deserto algerino, viene inviato in Sudamerica, dove vivrà per quarantacinque anni. Uomo di fede e di pensiero è autore di 48 libri e centinaia di incontri nei due mondi.

 

Il Fondo Arturo Paoli

Attraverso libri, lettere, manoscritti, appunti, trascrizioni o registrazioni di conferenze il Fondo di Documentazione Arturo Paoli (FAP), ubicato al primo piano del palazzo della Fondazione Banca del Monte di Lucca (piazza San Martino, 7) che lo ha costituito, vuole far conoscere a tutti il pensiero e la vita del sacerdote lucchese. Il Fondo è aperto tutti i martedì mattina dalle 10 alle 13 e il mercoledì e il giovedì pomeriggio dalle 16 alle 19. Per informazioni: 331.34.22.878; e-mail: fondopaoli@fondazionebmlucca.it.

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