UN BREVE RICORDO DEL DOTTOR ALDO GIACARDI

medicina legale

Un valente chirurgo che ha saputo curare il corpo e lo spirito di molti pazienti, in particolare dei trapiantandi e trapiantati di fegato

di Ernesto Bodini (giornalista scientifico)

È sempre  triste ma doveroso ricordare figure amiche che ci hanno lasciato, soprattutto se si sono condivisi interessi sociali e culturali, ancorché votati alla collettività in cui sofferenza ed angoscia hanno talvolta avuto il predominio.

Aldo Giacardi

Fra queste, da poco scomparso, il dottor Aldo Giacardi (classe 1942) ligure di nascita ma torinese di adozione. È stato un medico che ha speso la sua vita per la medicina di base, la chirurgia generale, urologica e la chirurgia dei trapianti di organo per molti anni all’ospedale Molinette della Città della Salute e della Scienza di Torino; una lunga carriera che gli ha fatto onore, ma un onore anche per  la classe medica e per il nostro Piemonte. Ho conosciuto il dott. Giacardi negli ultimi anni, una volta in pensione, e in particolare nel periodo in cui si è dedicato al volontariato, con vicinanza e operatività ai pazienti trapiantandi e trapiantati associati all’Aitf (Associazione Italiana Trapiantati di Fegato). In questo suo percorso ci ha visti insieme facendo anch’io parte della associazione, per alcuni anni, quale addetto stampa e direttore responsabile del periodico associativo, sia per la stesura dei testi che per presenziare in alcune iniziative di comunicazione sociale. La sua disponibilità di consulente medico per tutti, associati e non, ha avuto largo censo dando conforto ad ognuno sia nell’affrontare un intervento chirurgico che nel proseguire la terapia. Dal mio canto ho beneficiato della sua sapienza medica e culturale in senso lato, ed ogni volta era un reciproco confronto “non certo alla pari” per il mio molto più umile sapere… Questo medico-amico, anche se riservato, non tralasciava mai ad alcuno la possibilità di poterlo interloquire, trovando in lui la massima disponibilità allietata da una lieve ed intelligente ironia suscitando ilarità e non poca simpatia. Quando è venuta meno la mia collaborazione con l’Aitf sono sempre rimasto in contatto con lui, ed ho sempre avuto il suo “conforto” soprattutto nel periodo della mia esperienza di ex paziente covid, fruendo di dotte ma semplici spiegazioni oltre a suggerimenti sul comportamento da tenere. L’approccio sia telefonico che epistolare ha sempre lasciato una traccia nel mio intimo, come se per certi versi fossi stato un suo paziente ed è anche per questa ragione che il “legame” si stava ulteriormente consolidando in amicizia sincera e disinteressata, il cui valore aggiunto era determinato da quel tocco di diplomazia che nell’ambito dei rapporti sociali e di volontariato a volte è un toccasana. Vorrei aggiungere altro, ma peccherei sicuramemte di retorica; quindi desidero ricordarlo con questo breve articolo ritenendomi nel contempo un modesto erede del suo sapere e della sua bontà. E se la disciplina filosofica ha ancora uno spazio, io credo che il dott. Giacardi meriti di essere inserito, quanto meno ad honorem!

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