8 Novembre, Bologna: una giornata da dimenticare

8 Novembre, Bologna, una giornata da dimenticare ma da ricordare allo stesso tempo.
Una giornata piena di ingiustizie, soprusi, atti vandalici e violenza, per questo andrebbe dimenticata ma allo stesso tempo ricordata perché un evento del genere non si ripeta mai più.
Una situazione ad alta tensione sociale, dovuta alla presenza di Salvini e Berlusconi che hanno tenuto un discorso per i loro sostenitori.
Ci sono molteplici, troppi, punti di vista differenti, allo stesso tempo tutti hanno ragione e tutti hanno torto.
I due schieramenti principali erano i leghisti da un lato e gli “antirazzisti” dall’altro, una parte contro l’immigrazione ed a promozione della “famiglia tradizionale” mentre l’altra a favore degli immigrati e contro l’omofobia ed il razzismo.
Varie cariche della polizia, se ne contano almeno 7, molti feriti sia tra i poliziotti che tra i manifestanti, i quali dichiarano che sono stati caricati ingiustamente anche se ci sono video in cui si vede chiaramente che in alcuni momenti sono i manifestanti stessi ad attaccare per primi, un poliziotto resta persino ferito da una bomba carta lanciata da quest’ultimi.
Allo stesso tempo in molti momenti i poliziotti caricano senza alcun motivo i manifestanti contro Salvini, lasciando però, in tutta tranquillità, i leghisti continuare con orgoglio a fare il segno fascista (tuttora illegale in Italia) ed a gridare insulti razzisti contro gli oppositori.
Una vicenda che non ha né vincitori né vinti, né qualcuno che ha ragione né qualcuno che ha torto. Resta solo tanta tristezza.
Tristezza per un paese che si divide continuamente in queste lotte, quando dovrebbe restare unito per poter affrontare problemi più grandi e più gravi ma che continua a separarsi ed ad avere questi continui conflitti interni che non portano a niente se non a maggiore disagio in un Paese che ormai sta perdendo tutte le speranze.
E mentre i due politici parlano di “rimuovere le tasse” e fanno altre promesse simili, fuori c’è un vero e proprio conflitto urbano, condito da tanta ignoranza e rabbia ingiustificata.
In questa manifestazione purtroppo, non ci si può schierare, non si può dare la ragione a qualcuno, hanno tutti in qualche modo sbagliato
contribuendo a rendere questa giornata una giornata da dimenticare ma allo stesso tempo da ricordare.
Disagio, ignoranza, rabbia, violenza, razzismo, omofobia e vandalismo, ecco come ricordare quello che è successo l’8 Novembre a Bologna.

Si ringrazia E.K. per tutte le preziose informazioni e i link utili da lei fornitemi.

Lorenzo Toninelli

1 thought on “8 Novembre, Bologna: una giornata da dimenticare

  1. Bravo Lore, condivido la tua riflessione. Questi tristi fatti sono motivo di vergogna per tutti, ma tenerli a mente può essere di stimolo per innescare un cambiamento di rotta. Guardiamo bene la direzione che abbiamo preso e cerchiamone una differente, che c’è ed è percorribile. Basta volerlo

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