Politica e mafia: nuove condanne

Un altro politico appartenente alla classe dirigente viene condannato a 7 anni di carcere per concorso esterno in associazione mafiosa. Si tratta di Marcello Dell’Utri, senatore del Pdl, che in primo grado era stato condannato a 9 anni di reclusione, e ora è stato assolto per “le condotte successive al 1992, perché il fatto non sussiste”.

Se da un lato la sentenza è positiva, in quanto è stato condannato un uomo politico che ha concorso alla realizzazione di azioni mafiose, attraverso degli accordi, dall’altro l’assoluzione per le presunte azioni svolte dopo il 1992 ci porta a pensare che ancora la vera luce deve essere fatta sulle stragi gravissime di quel periodo.

In primo grado Dell’Utri era stato accusato di accordi-politici mafiosi, grazie anche alle dichiarazioni dell’ex killer, oggi pentito, Gaspare Spatuzza. L’assoluzione di Dell’Utri per le vicende successive al 1992 suona adesso come una sconfessione di Spatuzza, ma su questo punto bisognerà attendere le motivazioni della sentenza.
Nel processo Dell’Utri non era stato solo Spatuzza a parlare di un accordo politico-mafioso in vista della nascita di Forza Italia. Nella sentenza di primo grado, che aveva portato alla condanna del senatore, una parte rilevante era rappresentata anche dalle dichiarazioni di Nino Giuffrè, l’ex fedelissimo di Bernardo Provenzano che aveva parlato del sostegno elettorale dei boss in cambio di “garanzie” che sarebbero state offerte da alcuni intermediari. Adesso, la sentenza di appello sembra mettere in discussione anche quelli che erano ormai ritenuti i capisaldi delle ultime inchieste sulla trattativa fra mafia e politica durante la stagione delle stragi del 1993.

Ma Dell’Utri è solo l’ultimo della lista dei tanti politici che sono risultati impigliati nell’ingarbugliata matassa mafiosa e che sono stati processati per atti inerenti Cosa Nostra.

Primo fra tutti, l’ex governatore Siciliano Salvatore Cuffaro, che nel gennaio 2010 festeggiò l’esclusione dell’aggravante mafiosa da parte dei giudici di primo grado davanti ad un vassoio pieno di cannoli. Alla fine del processo Totò Cuffaro venne condannato a 7 anni per favoreggiamento aggravato alla mafia. Di pochi giorni fa è, però la notizia che i pm Nino Di Matteo e Francesco Del Bene hanno chiesto la condanna a 10 anni per Cuffaro, ora senatore Udc, accusato di concorso in associazione mafiosa nel processo che si svolge con il rito abbreviato davanti al gip di Palermo, Vittorio Anania.

La lista dei politici accusati di collaborare con Cosa Nostra, anche se molti sono stati assolti, è ancora molto lunga: l’ex ministro e politico Dc siciliano Calogero Mannino; Giovanni Mercadante, medico e deputato regionale di FI; l’ex assessore regionale Udc Vincenzo Lo Giudice, il senatore a vita Giulio Andreotti; l’ex senatore di An Filiberto Scalone; Vito Ciancimino, il primo politico condannato per mafia; Natalino Amodeo, deputato Psi.

Se molti italiani credono ancora che mafia e politica non hanno niente a che spartire, allora vuol dire che siamo ancora lontani dall’estirpare il virus mafioso presente nel nostro paese.

Giusy Chiello

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