L’angolo della poesia: “Chi siamo noi?” di Gigi Giussani

primo piano di Gigi Giussani

 

Come potete immaginare, questa poesia di Gigi Giussani è stata ispirata dagli attentati che hanno colpito Parigi lo scorso 13 novembre.
Noi crediamo che possa anche essere uno strumento efficace per ricordarci che ciò che per noi europei è un  evento straordinariamente drammatico, in tante altre parti del mondo è, purtroppo, routine.
La morte di persone innocenti è sempre un dramma, ovunque e per qualunque motivo accada: non dimentichiamolo o saremo complici di quei giochi di cui non vogliamo essere pedine.


Chi siamo noi?

Chi siamo noi?

Siamo figure anonime che si muovono su un drappo di valori eterni.

Siamo oggetti da colpire, formiche da schiacciare.

Siamo noi stessi sconosciuti l’uno all’altro, eppure animati da andamenti logici e normali.

Siamo impotenti alle vostre pianificate operazioni, la parte sana da estirpare per zombificare il mondo.

Siamo il bersaglio fermo, preoccupato solo di vivere il momento con dedizione e sacrificio.

Siamo il singolo della massa. L’unità di misura dei popoli.

Siamo l’onda silenziosa e costante.

Siamo l’Amore fatto ad arte. Quadro impressionista. Voce inascoltata.

Siamo testimoni della Storia e involontari protagonisti.

Siamo il simbolo, l’icona, il martire.

Chi siamo noi, ora che non siamo più?

Noi siamo uomini.

E portateci rispetto.

2 thoughts on “L’angolo della poesia: “Chi siamo noi?” di Gigi Giussani

  1. Ecco che la penna sapiente di Gigi Giussani si fa arma di protesta contro quei giochi di potere che fanno della vita e della dignitá dell’uomo semplici pedine da poter spostare sulla scacchiera di un mondo oscuro. Ammiro la tua sensibilitá di uomo e di poeta e credo che a questo tuo scritto,come é giá successo,risponderó per le “rime”.
    Un forte abbraccio.
    Ciao. Lucia

  2. Ti ringrazio di cuore, cara Lucia, e sono sicuro che le tue risposte in “rime” daranno il giusto senso di completezza e profondità ed una sinergia necessaria per librarsi in volo per essere ascoltate e condivise.
    A risentirci a presto.
    PS Grazie anche alla magnifica Marcella Onnis.

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