Teatro Sicilia: Casa Teatro presenta “Hollywood” di Rosamaria Spena

Continuano i saggi di fine corso di “Casa Teatro” con la rappresentazione teatrale di Hollywood, che andrà in scena domenica 14 luglio, alle 21.30, all’Arsenale delle Apparizioni di Casteldaccia.

A presentare lo spettacolo, scritto e diretto da Rosamaria Spena e con la partecipazione di Federico Arnone per la composizione e ricerca musicale, saranno gli allievi del laboratorio Oltre il Sipario Senior .

 14 “attori in corso d’opera”, come li definisce la regista, professionisti in diversi settori lavorativi, con personalità, certezze caratteriali e vissute sensibilità individuali, si sono calati per mesi nelle non semplici discipline tecniche e teoriche del lavoro e della ricerca teatrale ed hanno concluso il percorso con la realizzazione di questa rappresentazione.

Si tratta di una rielaborazione di una precedente edizione – spiega Rosamaria Spena  che si basa su tempi e situazioni  di quotidiana normalità, sconvolti all’improvviso da un evento inatteso.

In un neanche troppo immaginario microcosmo cittadino di oggi , un gruppo di donne, unite tra loro dall’appartenenza ad un’associazione femminile che agisce nel sociale, si ritrova a fare i conti con le proprie realtà di famiglia, lavoro ecc. e il desiderio di realizzare un piccolo grande sogno. Da qui nasce una serie di scene, tra il comico e l’assurdo, che dipanando la storia della realizzazione di questo sogno, raccontano le storie di ognuna di loro, ma specialmente mettono in luce identità diverse e considerazioni sulla vita di oggi, sulla difficoltà di accettarsi, sulle problematiche sociali che noi tutti viviamo o subiamo. Il tono di questa commedia portata avanti con i ritmi e i tempi del cabaret è volutamente ironico e leggero, lo spazio scenico è interamente agito dalle diverse caratterizzazioni attoriali, che dichiarandosi e relazionandosi tra di loro creano, di volta in volta, l’intreccio dei vari rapporti interpersonali. 

Gli interpreti dello spettacolo –conclude la Spena– hanno “giocato” con se stessi, hanno accettato le regole che la scena esige e che il lavoro di gruppo pretende: anche solo per questo, vanno apprezzati e seguiti con attenzione, simpatia e calore.

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