RIFLESSIONI FILOSOFICO-ESISTENZIALI… MA NON SOLO

Pur ripetendoci nei concetti non bisogna mai dare nulla per scontato, poiché ogni considerazione merita il suo giusto spazio di riflessione.

di Ernesto Bodini (giornalista e divulgatore di tematiche sociali)

 Dio crea e l’uomo distrugge. Sembra una frase fatta ma da che esiste la vita umana è ciò che si verifica praticamente ogni giorno. Un’assurdità giacché ogni vita terrestre si esaurisce per suo ciclo naturale, come se a molte persone non importasse di vivere poco e male. Proseguendo sconfinerei nella retorica ma credo valga la pena fare qualche riflessione, anche per il fatto che in un certo senso ci si distrugge non solo fisicamente, ma anche moralmente non facendo nulla per migliorare i rapporti umani. Ed è qui che subentrano i molteplici difetti di ciascuno, più o meno importanti dal punto di vista comportamentale e relazionale nelle più diverse manifestazioni. Ed è con molta amarezza che vado constatando ogni giorno quanto sia sempre più difficile (se non ostico) andare d’accordo (me compreso) con il vicino di casa, il collega di lavoro, il negoziante sotto casa, o addirittura anche con il familiare; ma meglio sarebbe intendere la difficoltà di comprensione e ciò indipendentemente dalla propria istruzione o grado culturale. Io credo che in ciascuno di noi sia presente anche un po’ di diffidenza, più o meno velata, e quindi l’essere prevenuti l’un l’altro per una o più ragioni, e quando si sommano molti aspetti negativi del carattere, è inevitabile il conflitto e il distacco tra persone a volte anche nel peggiore dei modi. Abbiamo superato secoli di enormi assurdità con la soppressione di molti popoli, ma ciò nonostante l’indole negativa dell’uomo non è mutata (anzi), sia pur considerando nobili esempi di grande rispetto ed umanità. Per tutte queste ragioni molti studiosi a vario titolo hanno affrontato i molteplici problemi dell’esistenza umana, analizzandoli in ogni modo possibile ma dalle loro testimonianze non sono emerse e non emergono considerazioni confortanti, e questo perché la stirpe umana nel suo più ampio contesto fa parte dei misteri della vita. Misteri che sono invalicabili, e che nemmeno la Chiesa ha saputo e sa ipotizzare una qualche interpretazione, con il risultato che molti esseri umani hanno conosciuto lo sconforto, altri hanno scelto e scelgono di condurre un’esistenza meramente materiale; altri ancora si fanno coinvolgere da quell’alone di spiritualità dettato dalla Fede, ma vi sono anche coloro che, come si suol dire, vivono alla giornata… Sin qui queste mie considerazioni possono sembrare ovvie, ma l’amarezza (che non è arrendevolezza) si fa strada quando i nostri simili si vanno facendo sempre più lontani, per non parlare di coloro che covano odio diffondendolo un po’ ovunque. Che squallore, si direbbe. Ed è proprio così, ossia il vedere il frutto del Creato disprezzato, rinnegando il senso della vita come principio universale. E se si vuole aprire una parentesi su tutto ciò che è sofferenza fisica, in cui il dolore è dominante, è ulteriormente sconcertante constatare quanti uomini lo creano con notevoli effetti estensivi, e quanti pochi uomini invece si dedicano per combatterlo o lenirlo… a volte senza riuscirci. Nel corso dei secoli non pochi illuminati hanno dedicato la loro esistenza con impegno e sacrificio tentando si sconfiggerlo, taluni rischiando la loro stessa vita o salute; ma paradossalmente l’apprezzamento non ha creato molti proseliti; per contro, invece, i fautori del dolore e del male hanno creato (e creano) proseliti a non finire. In questa breve disamina mi sovvengono alcuni protagonisti del benessere sociale che non citerei per evitare di scordarne qualcuno essendo non pochi e tutti di pari merito; tuttavia si rammenti la loro qualifica: scienziati in diversi campi, filosofi, artisti, mecenati, missionari, samaritani accomunati a vario titolo da finalità filantropiche poiché il loro illuminato intelletto ha inteso invertire il concetto iniziale, ovvero, Dio crea e l’uomo saggio ne produce benevolmente la continuità. Da tutto ciò si evince la mia modesta propensione per il pensiero filosofico, e con esso quanto di meglio si possa intendere per essere vicino ai miei simili, i quali purtroppo il più delle volte non sono raggiungibili o non ci facciamo raggiungere. Anche questo aspetto è in qualche modo un comportamento di una sorta di distruzione… In effetti a costoro manca la necessaria saggezza che rappresenta la capacità di scegliere e volere in maniera razionale, riconoscendo la differenza tra bene e male: ecco perché frasi sulla saggezza rappresentano talvolta un valido aiuto per le nostre decisioni future, uno spunto per agire e pensare correttamente. E se è vero che secondo l’opinione popolare si diventa più saggi con il passare degli anni, leggere frasi sulla saggezza di filosofi, pensatori e scrittori ci permette di accelerare il processo, acquisendo esperienza di vita e prudenza. Vorrei concludere sperando di non aver creato fraintendimenti, ma ho cercato di valorizzare la filosofia della vita umana, la strada che, se percorsa in tutto il suo tragitto, costituisce il raggiungimento della sua meta.

 

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