Pillole da Pomigliano D’Arco (Na): I lettori raccontano, il 28 gennaio sciopero dei lavoratori della Fiat


Mia considerazione:eppure il Sindaco aveva promesso prima delle elezioni che sarebbe stato attento ad ogni singolo problema del cittadino…
Si è visto,come è stato attento!…
Delusioni,inganni e menzogne vivono nell’aria,soffrirà solo il povero cittadino che a fine mese ha il volto pallido dalla sua situazione economica.
La città di Pomigliano D’Arco è popolata da tanti abitanti,ha strade in condizioni più o meno buone,scuole vecchie di costruzione che andrebbero messo a nuovo con laboratori più ampi e ricchi e bla bla bla…
Bambini diversamente abili senza avere un sostegno materiale.Il perché lascerei ai lettori di valutare.
Così sono i meno fortunati!
Il comune non ha più denaro per pagare questi sostegni materiali.
Ma che scherziamo,il denaro dovrebbe uscire subito per loro!
Non posso farcela con questo stipendio!
Pomigliano D’Arco è una città formata da numerose famiglie, i cui mariti, padri, fratelli lavorano alla Fiat.
Siamo consapevoli di questa situazione che va avanti da alcuni anni.Ancora oggi la gente non sa…
Si lavora pochi giorni al mese,anzi a volte neanche.
Disperati gli uomini di queste famiglie vanno in cerca di un lavoretto poiché non sanno come andare avanti.
La situazione è davvero critica,c’è gente che piange,che grida aiuto,ma tutti sono sordi,quelli in poltrona e quelli che sono responsabili della situazione,vivono la loro vita tranquilli.
Allarme presso i cancelli della Fiat Auto.
I lavoratori sono delusi da tutto il sistema sindacale,si trovano in profondo abbandono.
Essi gridano,affermando che sono esseri umani,no schiavi del loro “padrone”.
Si sentono le grida degli studenti e di tanta gente che dà calore agli operai.
“Uniti ce la possiamo fare,riconquistiamo il Contratto Nazionale. Partecipiamo tutti allo sciopero e alla manifestazione regionale a Pomigliano D’Arco il 28 Gennaio 2011!”
-“Ecco,Pomigliano è anche questo,dobbiamo andare avanti”.
Enza Mazzocchi