Il Consiglio federale svizzero adotta nuove misure per proteggere i salari

Pierre Yves Maillard, presidente dell'Unione sindacale svizzera. Keystone / Peter Schneider ­

Venerdì il Consiglio federale ha adottato misure per proteggere i salari svizzeri in caso di entrata in vigore degli accordi negoziati con l’Unione Europea (UE). Si tratta di uno dei punti più delicati del dossier.

Questo pacchetto comprende 13 misure sulle quali le parti sociali e i Cantoni si erano già accordati a febbraio. Il Consiglio federale ne ha aggiunto una quattordicesima, ovvero una migliore protezione contro il licenziamento per le e i dipendenti che rappresentano i lavoratori, ad esempio nei comitati del personale.

Pierre-Yves Maillard, responsabile dell’Unione sindacale svizzera (USS), sembra aver vinto la sua causa, dal momento che aveva fatto di quest’ultima misura una richiesta centrale, mentre le associazioni padronali si erano opposte. Ha continuato a fare pressione, sottolineando che l’accordo con l’UE non aveva alcuna possibilità di essere approvato senza i sindacati. Tuttavia, l’accordo è lontano dall’essere ratificato. Il Parlamento dovrà votarlo l’anno prossimo. L’Unione democratica di centro (UDC, destra conservatrice) intende opporsi al progetto con tutte le sue forze. “Siamo sorpresi che i sindacati siano così facili da comprare”, ha commentato il presidente del partito Marcel Dettling al Blick.

Fonti: TVsvizzera.it – Il comunicato del Consiglio federale

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