I giovedì della poesia: “Festa di compleanno” di Bruno Guidotti

 Una lirica melanconica quella che oggi ci presenta l’autore, intrisa della triste consapevolezza che il tempo trascorre inevitabilmente  e tutto finisce, la festa e… la vita; con lo ” sferragliare di un ultimo trammentre ad un ultimo piano, si spenge una luce.”Il disegno di copertina è di Bruno Guidotti.

Cosa resterà di questo giorno di festa,

con gli amici trascorso fra lazzi e fra risa.

Ora la  casa è deserta, la baldoria è finita,

              gli amici han varcato la soglia,

              e i loro schiamazzi risuonano allegri giù per le scale,

per svanire nel nulla  lungo le strade.

              Nella penombra il tic tac di una sveglia,

              segna l’andare del tempo, e con esso il rimpianto.

Un profumo di donna aleggia nell’aria,

e nella mia mente il ricordo di lei ancora mi avvince.

Calici  vuoti ricordano dei brindisi gli auguri infiniti,

e sparse qua e là vuote bottiglie, e posaceneri colmi.

              Cosa resterà di questo giorno di festa?..

Forse un ricordo nascosto nelle pieghe del tempo?

              Forse una promessa che attende una ansiosa risposta?

              Assonnato, sfioro le rughe, guardando il mio viso allo specchio,

              ed un rassegnato sorriso, ferisce il mio volto.

              Fuori, il vento agita le cime dei platani alti, spazzando le vie.

              Nella strada deserta: i palazzi immersi nel buio,

              paion loschi  figuri, in attese sinistre.

              Lo sferragliare di un ultimo tram, perfora il silenzio,

              mentre ad un ultimo piano, si spenge una luce.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *