I giovedì della poesia: AMATA E PREZIOSA di Francesco Augello

quadro raffigurante una donna rannacchiata davanti a dei fogli con le gambe tinte di rosso e intorno importne delle mani rosse

Ho parlato con la violenza
per chiederle di aiutare ogni donna
vittima di una mano veemente,
di una mente che ragiona poco o niente,
di indicare ad ogni uomo, compagno, padre o consorte,
la strada opposta alla morte,
ma contro ogni tendenza
la sua risposta è stata Violenta…
Violenta la tua donna di carezze,
sciogli le sue tristezze;
Violenta la tua donna di baci,
ma che siano audaci;
Violenta la tua donna di passione,
non mostrarle esitazione;
Violenta la tua donna con un dolce sguardo,
ricorda: non è traguardo;
Violenta la tua donna con il sorriso,
fa che sia una carezza per il suo viso;
Violenta la tua donna con positive emozioni,
sii la migliore delle seduzioni;
Violenta la tua donna con il cuore,
usale parole d’amore;
Violenta la tua donna con le labbra,
ma che siano una dolce alba;
Violenta la tua donna di tenerezze,
ricorda: ha sete di carezze;
Violenta la tua donna di complimenti,
anche quelli sono sentimenti;
Violenta la tua donna di attenzioni,
è un balsamo contro ogni tentazione;
Violenta la tua donna con una poesia,
lascia che dica è solo mia;
Violenta la tua donna con un petalo di rosa,
perché è panacea per ogni ragazza, madre o sposa.

Così, la violenza non contenta,
aggiunse, ancora una cosa:
non troverai violenza più coraggiosa,
l’unica che renda la donna amata e preziosa.

Link audio alla poesia  “AMATA E PREZIOSA” 
http://www.francescoaugello.it/poesie/Amataepreziosa.mp3

Il Poeta Francesco Augello, figlio di quella nobile terra pirandelliana e della cultura greca, ci omaggia di una poesia inedita, anticipandola ad una sua prossima pubblicazione editoriale, mosso, nel fare ciò,  dalla triste vicenda della giovane Roberta Siragusa,  e che, in quanto docente della scuola di quell’istituzione scolastica  “G. Ugdulena” di Caccamo(Palermo), frequentata dalla giovane precocemente e violentemente sottratta alla vita, ha seguito con estrema amarezza la vicenda, ma come lo stesso comunica, non meno tristemente di altre ignobili atti di violenza a cui da troppo ed insopportabile tempo assistiamo quotidianamente. Una poesia, quella del poeta, che viene partorita molti mesi prima rispetto all’accaduto menzionato, nell’aprile del 2020, ma che per la sua profondità la colloca tra quelle poesie senza tempo, esattamente come il femminicidio che purtroppo, nelle sue diverse modalità, ha attraversato ogni secolo, precedendone orribilmente la terminologia,  e che continua ad essere, trasformata nei modi, dall’agire e nell’agire di ancora tanti “uomini”, tristemente presente,  ciò testimoniato da quel tasso di violenza che conta solo in  Italia oltre 3 milioni di donne di ogni età; un dato profondamente e in modo sconcertante più che attuale, basti pensare ai 110 femminicidi nel 2020, di cui solo 98 in famiglia (Fonte ISTAT 2020) e con una stima di un femminicidio a settimana come ha fatto registrare l’inizio del 2021.
L’occasione di questa poesia ci consente di scoprire meglio il poeta come uomo e professionista che ben conosce le dinamiche giovanili, essendo, oltre che un pedagogista clinico-giuridico e un consulente forense mosso dall’interesse della tutela dei minori contro i rischi e gli abusi perpetrati attraverso i social e, in generale, con ogni mezzo e strumento di ingegneria sociale che investe quelle forme di devianza e subcultura che albergano non soltanto nella vita reale, ma anche in quei diversi confini del non luogo: Internet ed il suo sommerso realtà tanto immateriali quanto pesantemente sconfinanti il reale e che il prof. Francesco Augello  ha sempre dimostrato di conoscerne le sfumature più sottili, quei confini intorno al “vedo” “non vedo” del non luogo, in ciò forte del suo profilo e della lunga esperienza di sistemista informatico. Ed è dalla Violenza che il qui poeta Francesco Augello muove il suo dialogo, impersonificando la stessa  per manipolarla, sconvolgerla, annichilirla verso dopo verso, e per ricondurla ad una forma ancor più forte ed invincibile di “Violenza” altra, quella che ogni donna vorrebbe e meriterebbe di scoprire, vivere, sposare nel corso della sua esistenza. Un dialogo che stilisticamente  si snoda in ogni verso in una raffinata ricerca di un’allitterazione incalzante per conferire forza e umana dignità all’Amore per la Donna, amata, desiderata, madre o figlia o, ancora, semplicemente in quanto essere Donna. il poeta mortifica, così, e fa sapientemente  vacillare, in un finale che conclude e tuona in armonia contro la bieca violenza che si tinge di rosso, non il rosso della moda o quello artistico  voluto da Elina Chauvet il 27 luglio del 2012 che utilizzò questo colore, per la prima volta in una istallazione artistica pubblica davanti al consolato messicano di El Paso, per ricordare le centinaia di donne uccise nella città messicana di Juarez, bensì, ahinoi, quello del sangue e, non meno peggio, da ultimo, anche del fuoco.

NOTA BIOGRAFICA
Francesco Augello, poeta, nato ad Agrigento nel 1973, andragogista con un forte background nella divulgazione informatica che sapientemente lega, da sempre, al mondo della tutela dei minori e delle disabilità. Docente, esperto di pedagogia ad orientamento clinico-giuridico-tiflologico, interessato alle dinamiche socio-mediatiche, psico-sociali ed educative, in qualità di saggista collabora dal 2004 con diversi editori e riviste scientifiche. Uno studioso eclettico, stimolato dalla curiosità di sapere, contro una società affetta da una costante manipolazione dell’informazione e dalla “post-verità”, educato alla creatività, capace di mettere a servizio
le sue innumerevoli competenze/capacità e, cosa che lo contraddistingue, di trasmetterle con passione e professionalità.

19 thoughts on “I giovedì della poesia: AMATA E PREZIOSA di Francesco Augello

  1. Nella società in cui viviamo la violenza è oramai un triste fenomeno, e di tutto vorremmo avere di bisogno fuorché della violenza. Come donna questa poesia non posso non apprezzarla nel profondo, perché è un vero inno alla Donna all’amore nei suoi riguardi. Nei versi di questo poeta c’è tutta l’eleganza del sentimento umano nei riguardi della Donna, proprio come scrive il poeta, che sia madre o sposa, figlia o compagna. Condivido poi ogni aspetto del commento della redazione.
    E’ una poesia che merita di rimanere eterna.

  2. Che dire è tocco d’amore ad ogni verso, un tocco al cuore per ogni Donna che legge questa bellissima poesia.

  3. Ho letto più volte poesie che condannavano la barbara violenza contro le donne, ma mai, dico mai, ho letto una poesia così incisiva, così profonda, così emozionante, così originale, come questa di Francesco Augello!
    Tanto bella, tanto grande, tanto vera, questa poesia della “violenza ribaltata”, da meritare di essere inserita a pieno titolo in tutte le antologie scolastiche, così da essere letta e meditata dagli alunni ogni 8 marzo, e non solo!
    Spero davvero che questa mia “proposta” venga accolta da chi è intenzionato a compilare antologie scolastiche “realmente” educative per i ragazzi.

  4. Ogni donna vorrebbe e dovrebbe essere accarezzata dal proprio uomo come questi dolci versi. Come donna grazie al Poeta. Complimenti!

  5. L’ho fatta leggere a mio marito e un attimo dopo, nel bel pieno delle faccende domestiche, ho ricevuto un abbraccio all’improvviso.
    Era da tanto che non l’ho faceva.

    Oggi mi sono d’un tratto sentita coccolata due volte, come donna e come madre, da questa poesia e da mio marito. Un grazie al poeta per questo regalo.

    GRAZIE.

  6. Ho letto tante poesie, mi appassionano e in modo particolare quelle che hanno per tema la sofferenza, ma non avevo ancora una letto una poesia in grado di prendersi beffa della violenza e come ho letto tra i commenti, creando una “violenza ribaltata”. Ho ascoltato anche l’audio, inusuale e al tempo stesso davvero interessante sentire la voce del poeta, ci dà la misura insieme ai versi dell’intensità d’animo dello stesso. Sono d’accordo con Dorio, andrebbe inserita all’interno di una antologia per ricordare come la violenza sulla donna debba essere sempre allontanata, qualsiasi forma essa assuma.

    Un elogio al Poeta!

  7. Poesia che dovrebbe scuotere le coscienze di quei piccoli insignificanti uomini.
    Ho letto del caso di femminicidio avvenuto a Caccamo, ne sono rimasta profondamente sconcertata e credo sia una fortuna per i ragazzi di quella istituzione scolastica avere un docente di una così elevata sensibilità.

  8. E’ una poesia di una forza incredibile. Per usare il termine del poeta, davvero “Violenta”.
    La farò leggere ai maschietti delle mie classi.
    Un grazie al Poeta.

  9. Bellissima questa visione autentica del poeta di una violenza invertita. Una poesia che si prende beffa, a ragione, della violenza, quella da reprimere con ogni forza.

    Complimenti.

  10. Semplicemente bella e veritiera, ho letto rapidamente tra i commenti e condivido con chi ha consigliato questa poesia da inserire in una antologia, sarebbe certamente un monito contro la violenza, un monito a comprendere a partire dai banchi di scuola ogni singola importanza di ogni verso qui letto.

  11. Ho letto tante poesie sulla violenza, davvero poche mi hanno colpita come questa.
    Delicata e violenta nell’irridere la violenza.
    Molto bella ed incisiva.

  12. Quanta delicatezza, quanto rispetto in questi versi. Molto, molto bella questa poesia.

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