L’angolo della poesia: “Goccia d’inchiostro vivo” di Luigi Violano

Cari amici,
è con grande piacere che oggi ritroviamo nel nostro Angolo
il caro amico Luigi Violano.
Quella che ci propone stavolta è una poesia particolarmente intensa, matura … e viva:
Goccia d’inchiostro vivo
Ascoltami,
sono goccia d’inchiostro vivo
che cade, ad ogni rintocco di campane,
su strade di carta
formato A quattro.
Taci, sentimi battere
al ritmo cardiaco d’un respiro
libero dal limite del corpo.
Guardami, sono me stesso,
senza maschere;
ho per vestito solo la mia anima.
Si dipana il mio vivere
steso sotto un cielo azzurro,
distante una spanna sola
dalle suole delle mie scarpe
sempre in corsa verso
nuove albe emotive.
Il mio petto, eccolo,
te lo racconto.
Guardalo, ha l’aspetto di bimbo
cresciuto in fretta
e gli occhi che guardano dritto
verso il domani.
Domani è l’incerto,
l’ignoto tempo mancante
al verbo vivere.
Guarda quanti trofei
ha vinto il mio pensiero?
Bevi, festeggiamo,
sono vivo, eccomi!
Ti posso offrire solo
la mia gioia.
Inebriati di lei,
fai come me che son cresciuto
a pane e Muse da cantare.
Avevo per compagno,
come da sempre accade,
solo un bicchiere colmo di parole
da sorseggiare piano,
ad oltranza,
come analgesico alle mie paure
adagiate sopra panchine
di tempo muto,
pellegrino tra Corso dei ricordi
e Via del Quieto vivere.