Firenze: domani la manifestazione “Sonnambuli alle Pagliere”

Notte dell’8 giugno 2012 – Ingresso dal Piazzale di Porta Romana fino alle h. 21,00 e successivamente dal Viale Niccolò Machiavelli, 24

Firenze: Edificio delle Pagliere

‘Sonnambuli alle Pagliere’

 

Venerdì 8 giugno 2012, a partire dalle h. 21,00, si svolgerà, presso l’edificio delle Pagliere, promossa dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici ed Etnoantropologici per le Province di Firenze, Pistoia e Prato l’iniziativa ‘Sonnambuli alle Pagliere’, una serata di musica ed animazione di originale concezione.

Alle Pagliere di Viale Machiavelli, con ingresso fino alle h. 21, 00 dal grande cancello situato sul Piazzale di Porta Romana e dopo le 21,00 dall’ingresso di Viale Niccolò Machiavelli, 24 la notte si anima con una serie d’iniziative sorprendenti ed emozionanti, volte a suggerire un’insolita fruizione del nostro patrimonio artistico.

La serata si aprirà alle h. 21,00 con un programma di musica polifonica, sacra e profana, eseguita dal gruppo musicale La Corte di Orfeo, diretto dal Maestro Valerio del Piccolo e suonata negli ambienti posti al piano terreno dell’edificio, da poco liberati e riaperti grazie alla cura dell’arch. Fulvia Zeuli, funzionario della Soprintendenza e direttore della sede espositiva.

L’evento, i cui interventi sono stati coordinati da Elisabetta Mosti, curatrice anche dell’allestimento (www.biancolaccatolucido.com ), proseguirà al piano superiore, accompagnata dalla musica dei gruppi Blue Crumble, Floss Police e dalle note del giovane pianista Mitja Bichon e dalle danze del Florence Dance Center. Interventi d’animazione specifici sono stati studiati dal gruppo Laboratorio ri-ciclo d’arte del Comitato Studenti Istituto Statale d’Arte di Porta Romana, mentre l’artista bretone Clet proporrà alcune delle sue curiose immagini e creazioni; tutti sempre assistiti dal
Watt Studio, sponsor tecnico della serata.

La notte di venerdì 8 giugno rappresenta pure un’occasione unica per coinvolgere e avvicinare un pubblico più giovane e normalmente distante dal mondo della cultura e dai tradizionali luoghi della sua celebrazione.

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