Carcare, stop al cibo agli animali liberi

Savona – Il Comune di Carcare vieta di dare da mangiare agli animali liberi nel centro abitato. Ma in questo caso il gelo di questi ultimi giorni c’entra poco. Il problema sono infatti i piccioni che da tempo sporcano il paese e in più occasioni hanno sollevato le lamentele dei cittadini. L’ordinanza emessa dal sindaco Franco Bologna, però, estende il veto a tutti gli animali. E per l’Enpa «a -20 sotto zero l’atto è illegittimo e incivile».
Nel comune valbormidese da oggi però poggiare a terra un piattino con gli avanzi della domenica destinato a un cane affamato o regalare una scodella di latte a un gattino infreddolito potrebbe costare una multa dai 25 fino ai 500 euro. Lo stesso principio vale per le briciole o i tozzi di pane che si era soliti buttare alle anatre nel fiume. «Dopo averle provate tutte per risolvere il problema siamo ricorsi all’ordinanza in modo che i vigili possano avere uno strumento in mano per sanzionare chi continua a incentivare la presenza dei piccioni in paese. Le lamentele dei carcaresi sono continue e nemmeno con la neve il disagio si è attenuato», spiega il sindaco Bologna.
Eppure l’amministrazione nel dichiarare guerra ai piccioni aveva già cercato di correre ai ripari con una campagna di monitorizzazione e una convenzione con una ditta specializzata che consentisse ai carcaresi di acquistare a prezzo scontato i dissuasori per allontanare i volatili. «I dissuasori sono stati montati su tutti gli edifici pubblici, abbiamo fatto accordi coi privati in modo che anche loro si attrezzassero al momento di rifare i tetti e abbiamo persino chiesto di chiudere feritoie e buchi in modo da limitare la nidificazione. Ora non resta che multare quei pochi che continuano a dar loro da mangiare», aggiunge Bologna . Giustificando poi il divieto esteso a tutti gli animali: «Siamo determinati a risolvere il problema e non possiamo correre il rischio che qualcuno si giustifichi dicendo che non stava dando da mangiare ai piccioni ma alle anatre».
A chi poi accusa l’amministrazione di non esser sensibile e sferrare il pugno duro in un momento in cui già il gelo mina la sopravvivenza degli animali, il sindaco risponde che «in caso di carestia o necessità sarà il Comune a incaricare un operaio per portare cibo a chi ne avrà bisogno».
L’unica deroga prevista nell’ordinanza è infatti per i soggetti addetti alla gestione delle colonie feline, che a Carcare sono fuori dal paese e non hanno mai dato problemi. Per tutti gli altri, somministrare cibo agli animali costerà caro. A vigilare sarà la polizia municipale, anche se il Comune sta per calendarizzare una riunione con le altre forze dell’ordine per chiedere la massima collaborazione.
In attesa di capire quale sarà l’opinione dei carcaresi rispetto a questo nuovo divieto, ieri a insorgere è stata l’Enpa. «Non è così che si gestisce la situazione – spiega Gianni Buzzi, presidente dell’Enpa savonese – L’ordinanza oltre che incivile è scorretta nei nostri confronti visto che avevamo presentato un progetto al sindaco di Carcare per individuare punti dove dare da mangiare ai colombi, eventualmente controllarli ma senza incorrere a divieti che, come successo a Torino, sono deleteri perché fanno sì che il numero dei volatili anzichè diminuire, aumenti».