A Milano un grido dal futuro, davanti la Stazione Centrale

Un intervento distopico di street art, davanti la Stazione Centrale di Milano, denuncia una società governata dagli algoritmi e dal potere. E questo avviene a poche ore dalle dichiarazioni del premier israeliano Netanyahu, che minaccia una maxi operazione per la conquista definitiva di Gaza e la deportazione della popolazione restante.
Un rotolo di carta igienica è comparso davanti alla Mela Reintegrata di Michelangelo Pistoletto, proprio di fronte alla Stazione Centrale di Milano. Non un oggetto dimenticato, ma un’installazione artistica dal significato pungente. L’intervento, firmato dallo street artist padovano OrlandO, è una finestra aperta su un vicino futuro, un 2050 che si presenta come inquietante e distopico.
Un messaggio inciso sulla fragilità del quotidiano
Il rotolo di carta igienica, simbolo di consumo e precarietà, porta impresso un testo in rima che dipinge un mondo dominato da algoritmi, eterna concentrazione di potere e una società governata dalla fama. Trump, ancora al comando grazie a Elon Musk e al suo segreto per l’immortalità, regna su una Terra ormai ribattezzata “X” un luogo dove il futuro è dissolto.
La spiritualità è stata sostituita da TikTok, diventato la nuova chiesa globale, mentre la giustizia è un codice manipolabile, una verità hackerata.
Politica-spettacolo e il ponte del Papa
La narrazione di OrlandO continua con immagini disturbanti e grottesche: squali robot che pattugliano un ponte di cemento che unisce New York e il Vaticano, costruito in onore di Papa Salvini.
Intanto, le campagne elettorali si trasformano in puro intrattenimento, con promesse di colonizzazione marziana e trasformazione del pianeta rosso nella nuova Costa Smeralda della galassia.
Gli influencers, veri signori del potere, governano ogni angolo del mondo, riducendo l’esistenza a una sfida per la popolarità: senza followers, non ci sono diritti né sogni.
Un gesto di denuncia, un presagio inquietante OrlandO, il cui volto rimane sconosciuto, usa ancora una volta la street art per scuotere coscienze, per lasciare segni che non si cancellano con una semplice passata di vernice. La sua scelta di esporre l’opera davanti alla Mela Reintegrata simbolo di ricomposizione tra natura e artificio è un chiaro messaggio: invece che un futuro di equilibrio e rinascita, ci aspetta un’era più oscura che mai. L’intervento è stato effettuato a poche ore dalle dichiarazioni del premier israeliano Netanyahu, che minaccia una maxi operazione per la conquista definitiva di Gaza e la deportazione della popolazione restante.