A Bagheria (Pa) è dissesto finanziario. La “Spending Review” non è servita

di Giusy Chiello
Il Comune di Bagheria è al dissesto finanziario, il suo debito fuori bilancio ammonta a 27.838.906,90 di euro. Sarà la Corte dei Conti a prendere in mano la palla del debito pregresso e l’amministrazione Lo Meo continuerà ad occuparsi di ciò che riguarda il presente.
Il sindaco di Bagheria crede che questo possa essere un modo per verificare gli errori delle precedenti amministrazioni, ma anche della sua, anche se ritiene che le colpe vere non siano della sua gestione.
Per cercare di far quadrare il bilancio, nei giorni scorsi era stato proposto in consiglio comunale l’aumento di Imu e Irpef, che però è stato bocciato.
Molti, ormai, ritengono che questo tipo di politica non porti a nulla, perché i cittadini non riuscirebbero, anche volendo, a pagare queste cifre che sono state aumentate di botto, e non gradatamente come in altri comuni con situazioni finanziarie simili.
La politica attuata da Vincenzo Lo Meo era stata, fino ad ora, quella di depennare tutte le spese non obbligatorie per legge.
Il motivo fondamentale di questa situazione economica disastrosa di Bagheria è, a parere del sindaco, la politica occupazionale degli ultimi anni, che ha portato all’assunzione di massa di personale vario, soprattutto nell’ambito del Coinres, che inizialmente contava 35 dipendenti, che sono diventati 168 nel 2007.
L’obiettivo dell’amministrazione, quindi era quello di attuare una Spending Review atta a non giungere ad una situazione di dissesto, che invece ormai sembra essere inevitabile.
Questa politica non conteneva solo un aumento delle tasse ma, tra le tante cose, anche una sorta di trasloco degli uffici comunali per evitare spese eccessive. Il progetto, infatti, prevedeva lo sgombero della sede di via Mattarella, per utilizzare, invece altri immobili, come Palazzo Butera e beni di confisca.
Anche il servizio igiene urbana già da tempo era al vaglio della politica di restrizione delle spese bagheresi, ma sembra che la sua attuazione sia alquanto complicata. L’obiettivo era quello di costituire una SRR (società d’ambito ATO), che permetterebbe di verificare le modalità di assunzione e la tipologia di contratto in modo da poter licenziare tutti coloro che sono stati assunti impropriamente.
Intanto però il servizio continua ad essere indecente a causa di una gestione che ha bisogno di un vero e proprio riassetto.
Tutti questi propositi, però, non sono bastati a sistemare almeno per gradi la situazione economica bagherese, che rimane nelle mani di esterni che, si spera possano fare quadrare il bilancio, e soprattutto non a scapito dei cittadini che hanno avuto, in questi ultimi anni la sfortuna di essere governati da amministrazioni poco attente alle spese.
Nella foto Vincenzo Lo Meo
Foto di Giusy Chiello