L’Orchestra della Toscana a Lucca per un concerto dedicato a Mozart

il maestro Valerio Galli mentre dirige un'orchestra

Associazione Culturale Dello Scompiglio

presenta

Mozart, così fan tutti

direzione artistica di Antonio Caggiano

fino a dicembre 2014

Tenuta Dello Scompiglio a Vorno | città di Lucca

26 settembre 2014, Teatro del Giglio di Lucca

 

Orchestra della Toscana

musiche di Battistelli e Mozart

 

il maestro Valerio Galli mentre dirige un'orchestraVenerdì 26 settembre, alle ore 21.00, l’Orchestra della Toscana si esibisce al Teatro del Giglio di Lucca in un concerto dedicato al genio mozartiano. La formazione toscana – guidata da Valerio Galli, con Fabio Fabbrizzi al flauto, Marco Ortolani al clarinetto e l’arpista Cinzia Conte – propone un viaggio musicale che spazia dal contemporaneo al classicismo settecentesco e che vede in programma “Sciliar”,  di Giorgio Battistelli, il “Concerto in do maggiore per flauto, arpa e orchestra K.299”
 e il “Concerto in la maggiore per clarinetto e orchestra K.622” di Wolfgang Amadeus Mozart.

Proseguono così gli appuntamenti del progetto “Mozart, così fan tutti”, che l’Associazione Culturale Dello Scompiglio diretta dalla performer e regista Cecilia Bertoni dedica al grande musicista e compositore salisburghese con appuntamenti in cartellone sino a dicembre nella Tenuta Dello Scompiglio di Vorno e nella città di Lucca. La direzione artistica del progetto è affidata al maestro Antonio Caggiano, fondatore dell’ensemble di percussioni Ars Ludi.

“Sciliar” (2012), di Giorgio Battistelli, è un brano per orchestra da camera ispirato al massiccio che si estende tra Bolzano e Trento, luogo di culto sin dall’Età di Bronzo, da sempre deputato ad accogliere sogni, aspirazioni e desideri degli esseri umani, come spiega lo stesso direttore artistico dell’ORT: “Non una composizione descrittiva, né tantomeno illustrativa: ‘Sciliar’ è la visione musicale di un topos mitico e autobiografico dove orecchio e occhio cercano il divino, mentre una voce interiore scandisce i fonemi incantatori, liquidi e sonanti, della denominazione ladina. Scivola rapida la prima sillaba, si tuffa morbida in una piccola elle, rotola lentamente nel dittongo e si arresta infine sulla erre tintinnante, che impertinente chiude la parola con una consonante infinita. L’anelito di ciò che sorgendo non potrà tramontare.”

Il “Concerto in do maggiore per flauto, arpa e orchestra K.299”, è stato composto a Parigi nell’aprile del 1778 da un Mozart appena ventiduenne, su commissione del duca di Guines, buon dilettante di flauto, e sua figlia, arpista. Come spiega Elisabetta Torselli, questo concerto “è una delle pagine mozartiane più ‘francesi’ per maliosità e finissimo garbo ga­lante, giustamente paragonata da Alfred Ein­stein alle malizie pittoriche di un François Boucher sotto le cui graziose vernici scorrono magari emozioni più profonde: si consideri, ad esempio, la seconda idea del primo movi­mento (Allegro) e l’Andantino centrale, men­tre al gusto della suite rimanda il Rondò con­clusivo “in tempo di Gavotta”. Anche l’ano­mala accoppiata solistica di flauto e arpa, an­ziché mettere in imbarazzo l’autore, sembra invogliarlo a distillare il colorismo proprio del­la civiltà musicale francese.”

Il “Concerto in la maggiore per clarinetto e orchestra K.622” è stato composto da Mozart nel 1791, poco prima della sua morte, e dedicato ad Anton Stadler, membro della massoneria viennese e noto virtuoso del clarinetto. Il brano, di cui non possediamo più l’autografo integrale, fu originariamente scritto per il “clarinetto di bassetto”, un particolare strumento, ideato dallo stesso Stadler e oggi ricostruibile solo sulla base di ipotesi, che presentava un’estensione maggiore rispetto ai normali clarinetti (completava un ambito di ben quattro ottave). A questo capolavoro mozartiano (insieme al “Quintetto per clarinetto e archi K.581”) viene attribuito il merito di aver mostrato per la prima volta tutte le possibilità espressive del clarinetto, sfruttando come una preziosa risorsa la differenza timbrica che esso presenta tra il registro grave e i registri acuti.

 

Programma

Orchestra della Toscana

Valerio Galli, direttore

Fabio Fabbrizzi flauto | Cinzia Conte arpa | Marco Ortolani clarinetto

 

G. Battistelli, Sciliar per orchestra da camera (2012)    11’

W.A. Mozart, Concerto in do maggiore per flauto, arpa e orchestra K.299    27’

W.A. Mozart, Concerto in la maggiore per clarinetto e orchestra K.622     31’

 


Orchestra della Toscana – Fondata nel 1980, l’Orchestra della Toscana ha sede al Teatro Verdi di Firenze e oggi è considerata una tra le migliori orchestre in Italia. È formata da 45 musicisti, tutti professionisti eccellenti che sono stati applauditi nei più importanti teatri italiani come il Teatro alla Scala, l’Auditorium del Lingotto di Torino, l’Accademia di Santa Cecilia di Roma, e nelle più importanti sale europee e d’oltreoceano, dall’Auditorio Nacional de Musica di Madrid alla Carnegie Hall di New York. La sua storia artistica è segnata dalla presenza di musicisti illustri, primo fra tutti Luciano Berio. Collabora con personalità come Salvatore Accardo, Martha Argerich, Rudolf Barshai, Yuri Bashmet, Frans Brüggen, Myung-Whun Chung, Gianluigi Gelmetti, Daniel Harding, Eliahu Inbal, Yo-Yo Ma e Uto Ughi. Interprete duttile di un ampio repertorio, che dalla musica barocca arriva fino ai compositori contemporanei, l’Orchestra ha da sempre riservato ampio spazio alla ricerca musicale al di là delle barriere fra i diversi generi (Haydn, Mozart, tutto il Beethoven sinfonico, larga parte del barocco strumentale, con una particolare attenzione alla letteratura meno eseguita), sperimentando possibilità inedite di fare musica e verificando le relazioni fra scrittura e improvvisazione.

 

Valerio GalliNato a Viareggio, si diploma in pianoforte con il massimo dei voti sotto la guida di Fabrizio Papi e Nadia Puccinelli e in composizione nella classe di Pietro Rigacci. Dal 2003 intraprende lo studio della direzione d’orchestra con i maestri Piero Bellugi, Aldo Faldi, Donato Renzetti e Carlomoreno Volpini ed inoltre collabora nel 2005 come assistente di David Kram presso Her Majesty’s Theatre di Melbourne. Il suo debutto nella direzione d’orchestra avviene nel 2004 con Madama Butterfly al Teatro Mancinelli di Orvieto. Lo scorso anno ha ricevuto il 42° Premio Puccini per la carriera, per la prima volta assegnato. È reduce dal sensazionale successo di critica e di pubblico segnato dal suo debutto al Michigan Opera Theater di Detroit con Turandot. Tra gli impegni più importanti della scorsa stagione si ricordano La Forza Del Destino al Teatro Verdi di Pisa; Tosca al Teatro Coccia di Novara; un concerto sinfonico con l’ORT; Madama Butterfly al Carlo Felice di Genova e La Bohème al Festival Puccini, entrambe con Daniela Dessì e Fabio Armiliato.

 

Fabio Fabbrizzi – Nato a Firenze, ha studiato con Giorgio Fantini al Conservatorio di Musica ”Luigi Cherubini” diplomandosi con il massimo dei voti e la lode. È stato primo flauto con importanti orchestre, tra cui Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia e I Virtuosi di Mosca, collaborando con direttori d’orchestra quali Mehta, Chung, Hogwood, Krivine, Davies, Bruggen, De Bourgos, Inbal, Norrington, Koopman, Robertson, Mata, Salonen, Vonk, Sokhiev e altri. Per la musica da camera ha partecipato ai più importanti festival italiani e internazionali ed ha registrato per ORF (Radio Televisione Austriaca), Rai Radio3, Edipan e Nuova Era. Ha collaborato con attori come Michele Placido, Paolo Poli, Riccardo Massai, Anna Marchesini e recentemente con varie rockstar tra cui Sting. Nel 1982, con l’allora direttore artistico Luciano Berio, ha vinto il concorso per primo flauto nell’ORT, ruolo che ricopre tuttora.

 

Marco OrtolaniInizia gli studi musicali a Firenze proseguendoli alla Musikhochschule di Friburgo con Dieter Klöcker. Partecipa a concerti in Italia, Europa, Stati Uniti con numerose formazioni cameristiche, fra le quali il Quintetto Mirò, l’Ison Ensemble, l’ensemble Notschibikitschi – 3 voci e 3 clarinetti – che ha costituito con l’intenzione di esplorare il repertorio con voce e clarinetto. Nell’ambito della musica d’oggi collabora con Tempo Reale, con il Contempoartensemble e con l’ensemble Elastiko, incontrando compositori quali Luciano Berio, Giorgio Battistelli, Sylvano Bussotti, Ivan Fedele, Giorgio Gaslini, Toshio Hosokawa. Ha inciso, per Arts, musiche di Schönberg, Boulez, Berio con il Contempoartensemble e per Frame le Sonate a Quattro di Rossini. Dal 1985 è primo clarinetto dell’ORT.

 

Cinzia Conte Nata nel 1965, ha studiato al Conservatorio “Luigi Cherubini” di Firenze sotto la guida di Elisabetta Rossi Zambelli, diplomandosi con il massimo dei voti e la lode. Si è poi perfezionata in arpa con Egle Scorpioni e Claudia Antonelli, in musica da camera con Antonio Bacchelli. Ha vinto il IV Concorso Nazionale di arpa a Chiavari, e nel 1985 quello per Prima Arpa presso l’Orchestra Giovanile Italiana. Ha tenuto numerosi concerti come solista in varie formazioni cameristiche, tra cui il Musicus Concertus di Firenze. Attualmente si esibisce con l’Orchestra della Toscana.

 

Il Progetto Dello Scompiglio ideato e diretto da Cecilia Bertoni, prende vita nella omonima Tenuta, situata alle porte di Lucca, sulle colline di Vorno; una realtà in cui le attività legate alle arti visive e performatiche negli spazi interni ed esterni e il dialogo e le attività con la terra, con il bosco, con la fauna, con l’elemento architettonico contribuiscono a una ricerca di cultura. Ogni scelta relativa al Progetto è perciò valutata in relazione alla propria sostenibilità ambientale, attraverso forme di interazione e di responsabilità. All’interno della Tenuta Dello Scompiglio, accanto all’Azienda Agricola e alla Cucina Dello Scompiglio, opera l’omonima Associazione Culturale. L’Associazione dal 2007 crea, produce e ospita spettacoli, concerti, mostre, installazioni; realizza residenze di artisti, laboratori, corsi e workshop; organizza e propone itinerari performatici all’aperto, visite guidate, lezioni Metodo Feldenkrais®; gestisce lo Spazio Performatico ed Espositivo (SPE). Una particolare attenzione è dedicata infine alle attività culturali per bambini e ragazzi, con rassegne teatrali, laboratori e campi estivi.

www.delloscompiglio.org

 

Biglietti Platea/palchi centrali: € 20,00 (intero); € 18,00 (ridotto *)

Galleria/palchi laterali: € 16,00 (intero); € 13,00 (ridotto *) | Loggione: € 10,00

*Over 65; under 25; abbonati Teatro del Giglio

 

Informazioni e prenotazioni: Biglietteria Teatro del Giglio, Piazza del Giglio, 13-15 Lucca


Telefono: 0583.465320
| biglietteria@teatrodelgiglio.it | www.teatrodelgiglio.it

Informazioni:

Associazione Culturale Dello Scompiglio
Via di Vorno, 67 – Vorno (LU)

tel. 0583971475 | info.ac@delloscompiglio.org

Biglietteria dello SPE
dal giovedì alla domenica dalle ore 14.00

tel. 0583971125 | biglietteria@delloscompiglio.org

Addetta stampa Tenuta Dello Scompiglio:Angelica D’Agliano | | angelica@delloscompiglio.org

 

 

Nella foto, il direttore Valerio Galli

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