Un Robot potrebbe assistere gli anziani nelle case di riposo in Svizzera

Con camice e telecamera: “Robody” aiuta in una casa di riposo. SRF
Fra 25 anni, il numero di ultraottantenni in Svizzera sarà più che raddoppiato. A offrire assistenza potrebbe essere un robot controllato a distanza. Benvenuti nel futuro.
Un robot di questo tipo è stato testato per una settimana in una casa di riposo di Zurigo. Dietro a “Robody” – questo il suo nome – c’è il laureato del Politecnico federale di Zurigo (ETHZ) Rafael Hostettler e il suo team dell’azienda Devanthro. Finora, Robody si è dimostrato efficace nei compiti leggeri di raccolta e consegna, come prendere una bottiglia d’acqua o distribuire la posta. Le operazioni più complesse, come aiutare qualcuno ad alzarsi, invece, non funzionano.
Da un lato, Robody potrebbe permettere alle persone anziane di restare a casa più a lungo. Dall’altro, può offrire supporto anche all’interno delle case di riposo. Poiché l’assistenza ha costi elevati, in futuro il robot potrebbe contribuire a ridurli, dato che non è sempre necessaria la presenza fisica di un assistente. Secondo la visione dei suoi sviluppatori, Robody potrebbe essere controllato a distanza dal servizio di assistenza domiciliare Spitex; anche i familiari potrebbero intervenire da remoto oppure le case di riposo potrebbero mettersi in contatto con i medici quando necessario.
Per il momento, il robot è ancora in fase di sviluppo e non è affatto economico. “Quando arriveremo sul mercato, sarà un servizio mensile con costi paragonabili a quelli di una badante 24 ore su 24”, spiega Hostettler.
L’articolo proviene da TVsvizzera.it
Più informazioni sul tema
- L’articolo di SRF Info
- Uno dei primi uomini-macchina telecomandati al mondo era svizzero. Leggi l’articolo su SWI swissinfo.ch
- Due fratelli si occupano del padre affetto da demenza grazie a un sistema di assistenza composto da gadget informatici. Lo riporta il Tages-Anzeiger