“Madri buone Madri cattive” a Roma

madre che allatta un bimbo

madre che allatta un bimboUn’indagine condotta coi tragitti della visione e dell’incanto nel tema della maternità e degli archetipi che la distinguono problematicamente in buona e cattiva, nutriente e terribile, accogliente e respingente. Un’esplorazione dei poteri della femminilità quando si apre alla maternità non sempre sapendo gestirne l’emozione complessa.

Tutto comincia con l’anteprima dello spettacolo M, il suono di un’iniziale possibile della parola “mamma”, ma anche quella di “mostro”. La protagonista è un erede della violenza fisica, e prima ancora psicologica, della propria catena famigliare che l’ha formata in un terribile linguaggio d’amore.

Segue una discesa nell’inconscio, strutturato dai labirinti sotterranei del Polmone Pulsante, in questi corridoi incontriamo due creature, l’istallazione della Madre Buona (La mamma del Pane) e quella della Madre Cattiva (Mater Terribilis), due facce di una sola difficile medaglia da comprendere e accettare come unica.

Tutto il viaggio è accompagnato da una sinfonia di pittura e musica con una mostra sul tema della maternità che si integra alle performance e vive di una speciale vita propria.

 

C’era una volta una Bestia che aveva la Rabbia. Allora quella Rabbia faceva un Sangue cattivo, un Sangue che fa male. Nella culla. Nella stanza. Nella casa. E fuori?
Fuori ci sono i Lupi. 

 

Anteprima dello spettacolo M di Alessandra Caputo con Chiara Pavoni, musiche Rodolfo V. Puccio, costumi Roberta Budicin

Mostra di pittura di Natalia Mancini

Istallazione La mamma del Pane di e con Alessandra Caputo

Istallazione Mater Terribilis di Alessandra Caputo con Chiara Pavoni

Musiche e suoni Rofolfo V. Puccio

 

Mamma che chiami nella Notte. Mamma che c’è sempre. La mamma che non muore.
Ti bacio i piedi e non ti abbandono.
Mia mamma del latte buono.

 

Fonte Ufficio stampa

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