“Il Breve mestiere di Vivere” è il romanzo d’esordio di Adriano Morosetti, da non perdere

“Il breve mestiere di vivere è il solo mistero che c’è” Enrico Ruggeri

di Francesca Lippi

Il Breve mestiere di Vivere è il romanzo d’esordio di Adriano Morosetti che ha il pregio, non unico, ma spesso raro, di farsi leggere tutto d’un fiato. L’autore delinea nel suo giallo, edito da Mursia, una Sanremo ai margini, lontana dai soliti riflettori puntati sul Festival, e su tutto quello che la contraddistingue da sempre: fiori, palme, canzoni. E per realizzarlo fa muovere il suo protagonista, Arturo Ferretti, un giornalista che lavora per una scalcinata rivista di gossip, in una cittadina di provincia sconosciuta ai più, tra spacciatori, migranti senza casa, drogati e alcolizzati. Il giornalista cinico e disilluso, cerca di realizzare il suo scoop. Ma finirà per impantanarsi in una melma che ben conosce e dalla quale è scappato molti anni prima. Ne uscirà con le ossa rotte, dopo aver fatto i conti con i fantasmi di un passato ancora incombente, ma si batterà fino all’ultimo per scoprire chi ha ucciso Nino, l’amico di sempre. Non aggiungiamo altro per non spoilerare, ma vi consigliamo di leggere questo giallo ricco di suspense, dal ritmo deciso, proprio come gli appassionati di questo genere anelano, con i personaggi ben delineati e le descrizioni dei luoghi puntuali ed attente al dettaglio. Morosetti, invece di soffermarsi, tra un delitto e l’altro, sulle ricette di cucina, presenta situazioni che non rientrano nel solito trend preconfezionato che in questi ultimi anni ha imperato nel genere giallo e, per questo, si distingue. Riuscendoci perfettamente.

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