Ieri in 50mila in piazza a Milano per la Palestina. La polizia carica il corteo dividendo in due la piazza

Manifestazione a Milano- Foto da Instagram

di Francesca Lippi

Non si è parlato molto del corteo, uno dei più grossi in Italia, che ha sfilato a Milano contro l’olocausto palestinese. O meglio, se ne è parlato, ma in modo tale da rischiare dei fraintendimenti per chi leggeva. Facciamo l’esempio partendo da un titolo. ” Sette fermati al corteo di Milano” oppure “minacce di morte alla Meloni” e così via. E’ probabile che qualche facinoroso, o meglio qualche stupido, si sia fatto prendere la mano ed abbia scritto davvero quelle frasi minacciose al primo ministro, ed è pur vero che ci sono stati dei fermati. Ma delle cose, a nostro avviso, più importanti e che lasciano perplessi, per non dire incaxxati, di quelle non si è detto. Ci riferiamo alle due cariche della polizia, la prima di alleggerimento, la seconda più forte e violenta.

I motivi della protesta

Il corteo di Milano era imponente ed eterogeneo. C’erano tutti: famiglie, bambini, anziani. E portavano avanti una protesta pacifica, contro l’orrore quotidiano che vive la popolazione di Gaza, contro la violenza indiscriminata e gli arresti arbitrari, anche di minori, contro la ferocia che impera senza mezzi termini in quei territori: bambini uccisi, decapitati, mutilati, orfani. Giornalisti arsi vivi, operatori sanitari e medici che prestavano soccorso ammazzati e poi gettati in fretta e furia in fosse improvvisate. Senza pietà. Ecco i manifestanti protestavano per questo.

La cronaca

Secondo quanto abbiamo appreso da fonti certe, mentre il corteo attraversava via Farini, dirigendosi in Parco Sempione, all’altezza di piazza Baiamonti, un numeroso schieramento di forze dell’ordine si è affiancato ai manifestanti. Forse un po’ troppo. Malgrado non ce ne fosse bisogno, perché tutto procedeva tranquillamente. Intanto, alcuni partecipanti si erano lamentati per il cordone troppo a ridosso del corteo e la situazione è degenerata. Il Reparto della Mobile li ha attaccati, provocando sconcerto e sorpresa tra i partecipanti. Non è passato troppo tempo, che è arrivata una seconda carica, più violenta e caotica che ha spezzato in due il corteo. In quel frangente sono state fermate 7 persone, poi rilasciate dopo la loro identificazione in Questura.

E’ allarmante quanto accaduto a Milano. In una manifestazione pacifica che come imponenza e partecipazione poteva ricondursi a quella del 25 aprile, vedere due cariche della polizia verso cittadini inermi, addirittura anziani, è a dire poco preoccupante. Lasciamo chi legge con questa domanda: il DDL appena uscito può essere un alibi per un tale comportamento? Noi crediamo di no.

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