CESSATE IL FUOCO A GAZA ORA!

Foto by bbc.com

Quello che sta accadendo a Gaza è orrendo. Inumano. Le cifre del massacro sono spaventose: più di 45 mila morti, tra i quali 15 mila bambini e bambine, 100mila feriti, una quantità non ben definita di dispersi. L’80% delle abitazioni della striscia distrutte, ospedali e scuole bombardati. Il cibo non c’è, come mancano i farmaci, l’acqua potabile, l’elettricità, il gas. La popolazione di Gaza è stremata. Israele ha compiuto una distruzione senza precedenti e, inutile continuare a negarlo, sta commettendo un genocidio. E lo fa alla faccia di tutti, fregandosene della sentenza del Tribunale Internazionale dell’Aia dove si legge un avvertimento chiaro allo Stato di Israele invitandolo ad attuare: “tutte le misure in suo potere per prevenire atti che potrebbero rientrare nella Convenzione sul Genocidio (istituita proprio per evitare che eventi come l’Olocausto si ripetessero e restassero impuniti). Su questa base la Corte ha stabilito che è compito di Israele prevenire e punire qualsiasi incitamento al genocidio“. Ma Israele tira dritto, continua a bombardare e ad impedire gli aiuti umanitari, che arrivano a Gaza con il contagocce. E mentre milioni di persone, nel resto del mondo, scendono in piazza per manifestare il proprio dissenso contro questo massacro sotto gli occhi di tutti, i Palestinesi continuano a morire. Otto neonati non ce l’hanno fatta e sono morti per ipotermia, perché sotto le tende, a dicembre, si muore di freddo. Le condizioni di vita in una tendopoli sono subumane, non esistono, infatti, servizi igienici, l’acqua potabile non c’è e quando piove le tende si allagano, ecco che allora, alla fame e alla malnutrizione si aggiungono le malattie, creando un mix mortale ed esponendo la popolazione palestinese ad una morte calcolata e lenta. Non ci soffermeremo sugli arresti indiscriminati, le violenze, le torture perpetrate verso uomini e donne, spesso medici, operatori sanitari, pazienti, insomma civili incolpevoli. Dopo un anno di guerra, l’unica verità che salta davanti agli occhi, è quella che Israele vuole distruggere, con ogni mezzo, il popolo palestinese violando ripetutamente i diritti umani internazionali. I crimini commessi da Hamas, il 7 ottobre 2023, contro cittadini israeliani e di altre nazionalità, che hanno compreso uccisioni e presa di ostaggi, non giustificano il genocidio che commette oggi Israele. Gli Stati che inviano armi ad Israele devono smettere di farlo, altrimenti rischiano di diventare complici di questa barbarie. Cessate il fuoco a Gaza ora!

Francesca Lippi

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