Calcio internazionale: Milan e Roma possono vincere l’Europa League?

Il Napoli di Gattuso ha abbandonato le competizioni europee, eliminato dal Granada in Europa League. I partenopei insieme a Milan e Roma componevano il trio delle squadre italiane impegnate nella “seconda” competizione internazionale. Quante possibilità hanno i rossoneri e i giallorossi di arrivare fino in fondo? L’anno scorso in finale c’era un’italiana: l’Inter sconfitta 3-2 dal Siviglia. 

Roma: quanta qualità per una squadra che non smette di stupire

Vincere a Roma è estremamente difficile. Non è un caso che quando l’ultima Roma ci è riuscita aveva in squadra calciatori del calibro di Francesco Totti, Gabriel Batistuta, Emerson, Aldair e Cafu orchestrati da Fabio Capello. Era la stagione 2000-2001 e nella capitale i giallorossi festeggiavano il proprio terzo scudetto in assoluto. Il lavoro fatto da Fonseca negli ultimi due anni è sotto gli occhi di tutti e soltanto un campionato di Serie A livellato finalmente verso l’alto non sta permettendo alla Roma di essere al comando. In Europa League il discorso è diverso: i giallorossi sono considerati squadra da battere da scommesse, quote ed esperti di calcio, e il passaggio agevole contro il Braga conferma questa opinione: risultato complessivo 5-1, 0-2 in Portogallo e 3-1 all’Olimpico. Inoltre la Roma ha da poco “ritrovato” il feeling con il proprio capitano Edin Dzeko, che ha da poco staccato Amadei nella classifica dei bomber all time della Roma. Anche per la Roma il discorso è simile: priorità massima al piazzamento in campionato, ma un trofeo al suo secondo anno come allenatore per Fonseca sarebbe un obiettivo che pochi illustri predecessori sono riusciti a raggiungere nella capitale. 

Milan: stagione al di sopra delle aspettative

In qualsiasi modo si concluda la stagione 2020-2021 per Roma e Milan, le rispettive società e tifoserie possono dirsi più che soddisfatte dei percorsi tecnici delle due squadre. In particolare, un Milan così in alto in campionato non lo si vedeva da anni e seppur non dovesse arrivare a maggio alla vittoria dello scudetto, nessuno a Milanello ne rimarrebbe deluso. L’obiettivo di Maldini e staff, Pioli, Ibra e presidenza, era riportare il Milan dove conta, dove per prestigio e storia è obbligata a stare: ai vertici in campionato e protagonista nelle coppe. Proprio l’Europa League potrebbe rappresentare un motivo di soddisfazione e motivazione in più per Pioli e i suoi uomini. Inoltre il Milan non ha mai vinto la Coppa UEFA, ora Europa League, e aggiungere questo trofeo internazionale alle sette coppe dei campioni, tre coppe intercontinentali, cinque supercoppe UEFA e cinque coppe delle coppe, non guasterebbe nella bacheca rossonera. Attualmente i rossoneri sono assolutamente in corsa per entrambe le competizioni, dovrà essere bravo Pioli a dare priorità a una o l’altra in corso d’opera.


Le due squadre hanno il merito di continuare a rappresentare i colori italiani in Europa, nonostante la seconda competizione europea per club è considerata da molti un mero dispendio di energie mentali e fisiche, che fa perdere terreno in campionato. Realtà come il Siviglia dimostrano che ciò non è del tutto vero, e si può raggiungere un ottimo piazzamento in campionato, e al contempo arrivare in fondo alla competizione. Ne sa qualcosa l’Inter, ultima italiana finalista in ordine di tempo: l’anno scorso. 

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